Festival cusiano di musica antica: un viaggio tra storia, arte e paesaggio

Tutti i fine settimana di giugno a Orta e sull'isola di San Giulio con l'associazione Amici della musica Vittorio Cocito

Sulle rive incantate del Lago d’Orta, torna anche quest’anno uno degli appuntamenti più attesi dagli amanti della musica colta: il Festival Cusiano di Musica Antica, giunto alla sua 42edizione edizione. Fondato nel 1983 da Elena Bollatto, il festival, promosso dall’associazione Amici della musica Vittorio Cocito, si conferma una delle manifestazioni più raffinate e longeve nel panorama musicale italiano, capace di intrecciare magistralmente ricerca storica, qualità artistica e bellezza paesaggistica.

L’edizione 2025 si svolgerà lungo i weekend di giugno, con un programma variegato che alterna Intermezzi di Mezzodì e Concerti serali, ospitati in luoghi simbolici e suggestivi del Cusio: dalla storica sala Eleonora Tallone alla basilica di San Giulio, fino a palazzo Penotti Ubertini.

Weekend 1: un inizio rivolto ai giovani

Il Festival inaugura il 1° giugno alle 12.15 con l’Intermezzo del Coro SONG, nella sala Eleonora Tallone, che darà voce ai più giovani. A seguire, alle 18, i partecipanti alla Masterclass “Il pianoforte italiano” si esibiranno in un concerto intimo e coinvolgente, nella dimora che fu di Cesare Augusto Tallone.

Weekend 2: tra Musica e Poesia

Venerdì 7 giugno, spazio al talento del giovane chitarrista Thomas Petrucci del conservatorio di Alessandria. La sera, alle 21, il festival entra nel regno dell’epica con lo spettacolo “Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori”: le parole di Ariosto prenderanno vita grazie alla voce dell’attore Mario Cei e alla musica dell’Ensemble L’Archilegio.

Domenica 8 giugno, l’Intermezzo sarà affidato al pianista Giuseppe Baglieri, proveniente dal conservatorio di Como.

Weekend 3: echi di storia

Sabato 14 giugno, il pianista Stefano Occhipinti (Conservatorio di Alessandria) aprirà la giornata con l’Intermezzo di Mezzodì. Alle 17.30, nella splendida Basilica di San Giulio, la Cappella Musicale del Duomo di Milano, diretta da monsignor Massimo Palombella, offrirà una rara esecuzione di mottetti di Palestrina, in omaggio al 500° anniversario della sua nascita.

Domenica 15 giugno, l’Intermezzo vedrà protagonisti la soprano Daianes Scales e il pianista Luca Cozzi del Conservatorio di Novara. Alle 18, l’Accademia Il Giardino delle Muse presenterà “La musica ai tempi di Marco Polo”, con strumenti storici del Medioevo.

Weekend 4: Profano e Sacro

In occasione della Festa della Musica, sabato 21 giugno l’Associazione Amici della Musica V. Cocito offrirà una serie di concerti gratuiti al Palazzotto di Comunità.

Domenica 22 giugno, l’Intermezzo sarà affidato al clavicembalista Gianluca Rovelli, con un repertorio che va da Frescobaldi a Bach. Nel pomeriggio, alle 17.30, Rovelli dirigerà nella Basilica di San Giulio le intense “Leçon de Ténèbres” di François Couperin, insieme alla soprano Federica Napoletani, alla contralto Candice Carmalt e alla violista Alessia Travaglini.

Weekend 5: Gran Finale

Il palcoscenico si sposta a Palazzo Penotti Ubertini per l’ultimo fine settimana. Venerdì 27 giugno alle 18:00 si esibirà l’ensemble Il Pettirosso. Sabato 28 giugno, l’Intermezzo di Mezzodì vedrà il duo FlashBach – con Giovanni Crola al flauto e Keiko Yoshida al violino – mentre alle 18 l’ensemble L’Archicembalo esplorerà un affascinante repertorio barocco italiano.

Domenica 29 giugno, il chitarrista Tommaso Consoli (Conservatorio di Como) chiuderà la serie degli Intermezzi. Il concerto finale, alle 18, sarà affidato al quintetto di flauti dell’Orchestra Barocca di Cremona, diretto da Giovanni Battista Columbro, promettendo un’ultima emozionante immersione nella musica antica.

Info e biglietti QUI

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2025 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Festival cusiano di musica antica: un viaggio tra storia, arte e paesaggio

Tutti i fine settimana di giugno a Orta e sull’isola di San Giulio con l’associazione Amici della musica Vittorio Cocito

Sulle rive incantate del Lago d’Orta, torna anche quest’anno uno degli appuntamenti più attesi dagli amanti della musica colta: il Festival Cusiano di Musica Antica, giunto alla sua 42edizione edizione. Fondato nel 1983 da Elena Bollatto, il festival, promosso dall’associazione Amici della musica Vittorio Cocito, si conferma una delle manifestazioni più raffinate e longeve nel panorama musicale italiano, capace di intrecciare magistralmente ricerca storica, qualità artistica e bellezza paesaggistica.

L’edizione 2025 si svolgerà lungo i weekend di giugno, con un programma variegato che alterna Intermezzi di Mezzodì e Concerti serali, ospitati in luoghi simbolici e suggestivi del Cusio: dalla storica sala Eleonora Tallone alla basilica di San Giulio, fino a palazzo Penotti Ubertini.

Weekend 1: un inizio rivolto ai giovani

Il Festival inaugura il 1° giugno alle 12.15 con l’Intermezzo del Coro SONG, nella sala Eleonora Tallone, che darà voce ai più giovani. A seguire, alle 18, i partecipanti alla Masterclass “Il pianoforte italiano” si esibiranno in un concerto intimo e coinvolgente, nella dimora che fu di Cesare Augusto Tallone.

Weekend 2: tra Musica e Poesia

Venerdì 7 giugno, spazio al talento del giovane chitarrista Thomas Petrucci del conservatorio di Alessandria. La sera, alle 21, il festival entra nel regno dell’epica con lo spettacolo “Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori”: le parole di Ariosto prenderanno vita grazie alla voce dell’attore Mario Cei e alla musica dell’Ensemble L’Archilegio.

Domenica 8 giugno, l’Intermezzo sarà affidato al pianista Giuseppe Baglieri, proveniente dal conservatorio di Como.

Weekend 3: echi di storia

Sabato 14 giugno, il pianista Stefano Occhipinti (Conservatorio di Alessandria) aprirà la giornata con l’Intermezzo di Mezzodì. Alle 17.30, nella splendida Basilica di San Giulio, la Cappella Musicale del Duomo di Milano, diretta da monsignor Massimo Palombella, offrirà una rara esecuzione di mottetti di Palestrina, in omaggio al 500° anniversario della sua nascita.

Domenica 15 giugno, l’Intermezzo vedrà protagonisti la soprano Daianes Scales e il pianista Luca Cozzi del Conservatorio di Novara. Alle 18, l’Accademia Il Giardino delle Muse presenterà “La musica ai tempi di Marco Polo”, con strumenti storici del Medioevo.

Weekend 4: Profano e Sacro

In occasione della Festa della Musica, sabato 21 giugno l’Associazione Amici della Musica V. Cocito offrirà una serie di concerti gratuiti al Palazzotto di Comunità.

Domenica 22 giugno, l’Intermezzo sarà affidato al clavicembalista Gianluca Rovelli, con un repertorio che va da Frescobaldi a Bach. Nel pomeriggio, alle 17.30, Rovelli dirigerà nella Basilica di San Giulio le intense “Leçon de Ténèbres” di François Couperin, insieme alla soprano Federica Napoletani, alla contralto Candice Carmalt e alla violista Alessia Travaglini.

Weekend 5: Gran Finale

Il palcoscenico si sposta a Palazzo Penotti Ubertini per l’ultimo fine settimana. Venerdì 27 giugno alle 18:00 si esibirà l’ensemble Il Pettirosso. Sabato 28 giugno, l’Intermezzo di Mezzodì vedrà il duo FlashBach – con Giovanni Crola al flauto e Keiko Yoshida al violino – mentre alle 18 l’ensemble L’Archicembalo esplorerà un affascinante repertorio barocco italiano.

Domenica 29 giugno, il chitarrista Tommaso Consoli (Conservatorio di Como) chiuderà la serie degli Intermezzi. Il concerto finale, alle 18, sarà affidato al quintetto di flauti dell’Orchestra Barocca di Cremona, diretto da Giovanni Battista Columbro, promettendo un’ultima emozionante immersione nella musica antica.

Info e biglietti QUI

© 2025 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore