Volley, parla il presidente della Lega femminile Fabris: «Finiremo il campionato con scelte condivise»

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Notizie sanitarie sempre altalenanti in casa Igor. In seguito agli ultimi test di sorveglianza è emerso un ulteriore caso di positività fra le atlete. Negativo si è invece rivelato l’esito del tampone di controllo del tecnico Stefano Lavarini, dopo che quello precedente aveva dato un esito incerto. Nel pomeriggio di oggi, lunedì 2 novembre, l’intero gruppo sarà sottoposto a un nuovo test molecolare. Buone notizie arrivano invece da Elisa Zanette, la prima giocatrice della formazione novarese ad aver contratto il virus. L’atleta veneta ha superato l’infezione.

 

Con il Covid che comunque continua in qualche modo a imperversare sul campionato, riscrivendone di fatto il calendario, sono in molti a chiedersi se e in che modo si possa a questo punto proseguire e concludere una stagione sempre più appesa a un filo. Inevitabile guardare ai vertici della Lega e, nello specifico, al presidente Mauro Fabris (nella foto Rubin, LVF), il cui pensiero è abbastanza chiaro: «Andare avanti, magari attraverso soluzioni condivise».

Il numero uno della lega femminile lo ha ribadito nel corso di un’intervista rilasciata a un quotidiano cremonese, con una premessa: «Dopo l’interruzione dello scorso anno un nuovo lockdown rischierebbe di mettere definitivamente in ginocchio l’intero sistema». Quindi il campionato si porterà avanti, in un modo o nell’altro, mettendo però in chiaro che «la priorità rimane quella di salvaguardare la salute delle atlete e degli staff. Lo abbiamo già dimostrato andando oltre gli stessi protocolli della Fipav rinviando partite che si sarebbero potute giocare».

Ci si chiede se, nel caso la situazione dovesse peggiorare, sia stato preso in considerazione un eventuale “piano B”. Da questo punto di vista Fabris ha annunciato che nella giornata di domani, martedì 3 novembre, incontrerà le società sottoponendo loro quella che dovrebbe essere una sua idea: «Stiamo valutando l’ipotesi di ospitare tutte le formazioni in una località dove giocare le partite che serviranno. Molto dipenderà dagli impegni internazionali, ma in questa direzione si è già mossa la Cev modificando il format della Champions attraverso la creazione dei gironcini “bolla”. Con la disponibilità delle squadre vedremo di trovare un accordo».

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