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Volley, la Igor chiude la stagione a testa alta

La Imoco Conegliano conquista la finale scudetto superando in tre set le azzurre, capaci comunque lottare a lungo ad armi pari. Per le ragazze di Bernardi termina un'annata ricca di soddisfazioni, che deve essere un buon viatico per la prossima

Nessun miracolo. Vince l’Imoco per 3-0 la “bella” di semifinale ma la Igor (nella foto LVF) esce a testa alta dal “Pala Verde”, capace anche in questa decisiva garatre di reggere l’urto delle venete e di poter dire di essersela giocata quasi sino alla fine per almeno due frazioni. A guardare il pelo nell’uovo forse la fase conclusiva del secondo set (con la Igor davanti sino al 20-21) poteva essere gestita meglio, ma si tratta di una situazione di gioco che in ogni caso non macchia una prestazione positiva da parte delle novaresi, che hanno dato tutto contro una Conegliano certamente più quadrata e meno imprecisa di quella vista mercoledì. Con una Imoco tornata ad essere… l’Imoco che tutti conoscono c’é stato poco da fare, Ma nulla toglie alla prestazione e alla straordinaria stagione disputata dalla Igor.


Solita formazione iniziale per Novara, che presenta Bosio alzatrice e Markova a completare la diagonale. Danesi e Bonifacio sono le centrali, Bosetti e Szakmary le bande con Fersino libero. Le azzurre (per l’occasione in maglia bianca) provano a sorprendere le trevigiane con un pimpante Bosetti che firma il primo vantaggio novarese e insiste con Danesi (suo il “block” del 5-6). Un parziale di 4-0 per le padrone di casa (9-6) costringer Bernardi a fermare per la prima volta il gioco. Alla ripresa la spinta della Igor sembra essersi esaurita. Conegliano prende tre-quattro punti di margine, gap che la Igor non riesce a colmare del tutto (13-10 con Bosetti). Un muro di Wolosz vale il +8, vantaggio che le venete possono amministrare nonostante gli acuti isolati di Markova. Szakmary e Danesi. Robinson mette a terra il pallone del 24-18, ancora Danesi e Markova dicono di no, prima di cedere davanti all’attacco di Haak per il 25-19 che chiude il primo set.


Si cambia campo e un ace di Markova abbinato a due belle giocate di Bonifacio e della stessa russa valgono il +3 Igor (2-5), che spinge ancora con Bosetti. Tre punti consecutivi di Plummer e Fahr rovesciano però la situazione (8-7 Imoco). Novara sembra contenere l’urto delle “pantere”, riuscendo a mettere il naso davanti con Bonifacio (11-12), prima di cedere di fronte alle bocche da fuoco venete. Ancora un buon momento da parte delle azzurre (18-19 con Danesi e addirittura 20-21 con Markova). Un successivo errore in battuta dell’opposto avvia lo sprint decisivo di Conegliano, parzialmente contenuto da Bosetti (22-22), ma un paio di imperfezioni della varesina costano alla fine il 25-22 che significa il 2-0 della Prosecco Doc.


Equilibrio dopo i primi scambi nel terzo set, poi Makova, Szakmary e Bonifacio riescono a spingere davanti Novara (8-10). Conegliano rientra sfruttando a sua volta qualche sbavatura azzurra. Un muro di Lubian vale il +3 Imoco (17-14), con le “pantere” che hanno ormai cambiato ritmo e spostato l’inerzia anche di questa terza frazione, con Robinson che mette a terra il pallone del 21-17. Danesi è una delle ultime ad arrendersi (23-29). Di Fahr l’attacco che vale il primo match point, annullato da Markova, ma è ancora la centrale gialloblu a timbrare il definitivo 25-20. Per Novara è l’arrivederci al prossimo anno, con tante novità, per Conegliano l’ennesima finale scudetto, dove l’unica novità è rappresentata dalla sfidante, la Savino Del Bene Scandicci. E si comincia mercoledì.

Prosecco Doc Imoco Conegliano – Igor Gorgonzola Novara 3-0
(25-19 / 25-22 / 25-20)
Conegliano:
Piani (L2) ne, Plummer 15, Robinson 12, Squarcini ne, De Kruijf ne, Gennari, Lubian 7, De Gennaro (L1), Haak 18, Bugg, Wolosz 2, Lanier ne, Fahr 7, Bardaro. All.: Santarelli.
Igor: Szakmary 7, Guidi (L2) ne, Bosio 1, Bartolucci, De Nardi, Buijs ne, Fersino (L1), Bosetti C. 7, Chirichella ne, Danesi 7, Bonifacio 6, Akimova 1, Markova 15, Kapralova ne. All.: Bernardi.
Arbitri: Vagni di Perugia e Goitre di Torino. Spettatori: 5.500 circa.

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Luca Mattioli

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