L’area di via Poerio, nella quartiere della Bicocca, troverà la sua destinazione grazie alla società Basket College Novara La Lucciola che si è aggiudicata (in verità come unica partecipante al bando dopo che uno precedente era andato deserto) la gestione e la manutenzione del quadrilatero compreso tra corso XXIII Marzo, il pozzo dell’acquedotto, le vie Sacco e Vanzetti e, appunto, Poerio.
Il progetto, contenuto nel disciplinare di aggiudicazione, prevede la realizzazione di due campi di basket polivalenti in sostituzione di uno precedente di calcetto, attività di preparazione alla stessa pallacanestro in uno spazio di erba sintetica; poi sarà ripristinato il campo di beach volley e saranno eseguiti altri interventi che dovranno rispettare alcuni vincoli ambientali attraverso l’implementazione dei giardini pubblici. Per un impegno, «rivolto al sociale oltre che allo sport, proprio in un momento in cui l’attività deve ripartire all’aperto, quindi con vincoli minori. Un punto di partenza verso il ritorno alla normalità».
«Come società siamo nati nel lontano 1972 come “Lucciola Basket” – ha spiegato il presidente Andrea Delconte – L’anno scorso abbiamo assunto l’attuale denominazione per identificarci meglio con la nostra città e per sviluppare un progetto tecnico e possa migliorare l’intero movimento cestistico. Siamo felici perché avremo una “casa” per il basket, eliminando il degrado da quest’area per far sì che bambini e ragazzi possano utilizzarla in modo più sicuro».
Una società che, oltre a una prima squadra femminile, è impegnata prevalentemente nel settore giovanile con oltre duecento tesserati e una ventina fra allenatori, istruttori e dirigenti. Un grazie, per Delconte, «va rivolto a tanti genitori che hanno contribuito a costruire questa idea. Un’area prevalentemente dedicata al basket, ma che non vuole escludere assolutamente altre discipline, così come siamo aperti a qualsiasi forma di collaborazione con enti, parrocchie. Per noi è importante che i ragazzi pratichino sport. Per noi è un momento storico». Un sogno nel cassetto? «Quello un giorno di avere un tetto dove poter svolgere l’attività nei mesi invernali e crescere ancora di più come movimento».
«Uno sport nato sulla strada – ha aggiunto il dirigente Gianluca Pozzato – Ripartire da un concetto di sport all’aperto potendo sfruttare quest’area anche per organizzare eventi che possano essere di richiamo». I primi lavori inizieranno la prossima settimana, dopo una simbolica consegna delle “chiavi”, «per rendere fruibile il parco il prima possibile, poi si procederà con l’installazione del primo campo , con l’idea di riuscire a ripristinare anche un servizio ristoro». Ci sarà tanto da lavorare, ma per ora si può dire che lo sport e la città si sono ripresi legittimamente un loro spazio.
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