Distanziamento sociale e linee guida dell’Ufficio sport del governo: così da oggi, lunedì 25 maggio, riparte lo sport. E in più ogni disciplina deve rispondere alle regole della propria federazione. Nel decreto ci sono le palestre, le piscine, i centri e i circoli sportivi. Le norme di sicurezza certamente non consentono una ripresa “normale” delle attività e, aspetto ben noto, tutte le competizioni sono sospese, sempre avere uno spiraglio di ripartenza anche in questo senso soltanto il tennis e il calcio.
Come riparte oggi Novara? Cosa riapre e quali società si ritroveranno già nel pomeriggio? Oggi in città potranno riaprire gli impianti di proprietà comunale affidati a terzi, gli impianti sportivi dove è stato concesso esclusivamente l’uso di palestre annesse
Le palestre annesse alle scuole di ogni ordine e grado invece rimangono chiuse fino al 31 agosto, per cui è sospesa l’attività per esempio nella palestra Bollini di via Alfieri, alla Peretti in corso Risorgimento, alla Bottacchi in via Premuda. «I plessi scolastici non possono riaprire, come da decreto, fino al 15 giugno, non potremmo in ogni caso andare contro le regole, – dicono Chiarelli e il consigliere provinciale Ivan De Grandis – se dal 16 giugno la situazione dovesse cambiare rimane il fatto che il bando per la concessione degli spazi alle società scade il 30 giugno, si tratterebbe per cui di sole due settimane di attività; a questo si aggiunga che la sanificazione è da effettuare a ogni cambio di società e il costo più basso sul mercato è di 1.50 euro al metro quadro». Bando che quest’anno non sarà pubblicato, tutto rimane congelato: «Lasciamo le ore come erano quest’anno per cercare di andare incontro alle società, – continua Chiarelli – capiamo benissimo che sia un disagio, in questo caso un aiuto arriva sicuramente dal Credito sportivo, un’opportunità cui accedere per la locazione di strutture private che possono essere gestite dalle società sempre nel pieno di rispetto di tutte le norme previste».
Molto lentamente ma lo sport in città riparte: «La situazione è questa, credo che a livello governativo qualcuno si sia dimenticato dello sport e della scuola, due servizi essenziali per le persone, dai 3 ai 100 anni. E in più il mondo dello sport è un’impresa. Manca un sostegno e forse anche la volontà di essere vicino allo sport di base, sarebbe bello ricordarci che oltre alla serie A c’è una serie “y” che comprende tutti. Speriamo che questi tre mesi di fermo, che sicuramente avranno un impatto economico pesante, potranno almeno normalizzare la situazione per ripartire. Un altro stop metterebbe davvero tanti in estrema difficoltà».
Tre concerti-spettacolo promossi dal Teatro Coccia in collaborazione con il Fai. Musica classica al pianoforte… Leggi di più
Dopo averla picchiata selvaggiamente l'aveva chiusa a chiave in bagno. Condanna a 5 anni per… Leggi di più
Non basta la doppietta di Urso per la salvezza degli Azzurri Leggi di più
I risultati e il commento della 37esima giornata di serie D Leggi di più
La società borgomanerese partecipa da oggi e sino al prossimo 5 maggio per il terzo… Leggi di più
La Prosecco Doc chiude in quattro gare la serie scudetto con Scandicci e conquista in… Leggi di più
Lascia un commento