Novara, la rivoluzione è ufficiale: via Banchieri, tocca a Marcolini?

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Tanto tuonò, che infine piovve: dopo settimane di “tira e molla” il Novara Calcio ha rotto gli indugi e ha dato il via a una nuova “rivoluzione”, esonerando il tecnico Simone Banchieri dopo la disastrosa trasferta di Sesto San Giovanni con gli azzurri sconfitti 3-0 dalla Pro Sesto. Un risultato pesante, figlio della peggior prestazione stagionale della squadra, proprio nel momento in cui capitan Buzzegoli e compagni erano chiamati a reagire e a riprendere la corsa per non compromettere il cammino in un girone A di serie C che fatica a trovare un padrone. Tanto che la Pro Vercelli rimane capolista (pari merito con il Grosseto) nonostante il rinvio per nebbia (ma in questo momento dell’anno ha senso programmare match nel tardo pomeriggio-sera nel nord Italia? L’esperienza suggerirebbe altro…) del proprio match, con un punto di vantaggio su un gruppone di inseguitori tra cui figura anche il Novara.

Cambiare adesso, dunque, è diventata una necessità per la società, che non vuole aspettare ulteriori settimane che potrebbero allontanare decisamente l’obiettivo promozione. La questione, risolto con le consuete formalità di circostanza l’esonero di Banchieri (cui vanno comunque riconosciuti due meriti non da poco: l’aver costruito un gruppo solido e l’aver riportato già nella passata stagione entusiasmo dopo annate tragiche), riguarda ora la “successione”.

Sembrano essere passati decisamente in secondo piano i candidati della prima ora (Riolfo, Sottili e Vivarini) così come Sottil. A spuntarla potrebbe essere a sorpresa l’ex calciatore clivense Michele Marcolini, con cui la società si sarebbe già sentita nelle scorse settimane e che rappresenta a oggi la candidatura più accreditata. Qualora non si dovesse arrivare a un accordo nelle prossime ore, il club avrebbe già pronto un piano B, ovvero il friulano Massimo Donati, ex calciatore giramondo (dodici club tra Italia e Scozia, dove ha anche iniziato la carriera da allenatore). Penderebbero dalla parte di Marcolini sia il fattore esperienza (sette stagioni da tecnico) sia la congenialità al “roster” allestito dal club azzurro e questo fa sì che sia a oggi, a tutti gli effetti, il candidato principale a ereditare la panchina di Banchieri. La dirigenza novarese, però, non è nuova a colpi di scena: la certezza, però, è che il d.s. Orlando Urbano farà di tutto per completare la rivoluzione, firmando il nuovo tecnico, prima possibile.

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