Da oggi al 15 giugno il Novara Calcio troverà finalmente delle certezze dopo settimane di voci, spifferi e decisioni prese e poi prontamente ribaltate dalla “politica del pallone”. La prima data cardine per il futuro prossimo del club azzurro, relativa alla stagione 2019-2020, è quella dell’8 giugno, quando il Consiglio Federale delibererà sulle modalità di conclusione della stagione, nonché sull’assegnazione dei verdetti. Verdetti che potrebbero arrivare, in maniera irrituale e anche poco consona, in parte “a tavolino” e in parte “sul campo”.
Andando con ordine, la Figc sembra intenzionata a perseguire la linea del premiare le prime in graduatoria dei tre gironi di serie C al momento dello stop con la promozione in serie B e di “punire” le tre cenerentole, al contrario, con la retrocessione forzata tra i Dilettanti. La graduatoria parziale (al momento dello stop), manderebbe poi – come da regolamento – le formazioni in diritto ai Playoff e le altre ai Playout per definire l’ultimo posto in serie B e gli ultimi 6 tra i Dilettanti. Qui, finiscono, però le certezze… ammesso che così le si possa chiamare. Infatti, pare che entrambe le “estensioni” della stagione vadano considerate facoltative: insomma, chi vorrà potrà rinunciare ai Playout, accettando la retrocessione d’ufficio e chi vorrà potrà rinunciare ai Playoff e, di conseguenza, alle proprie chance di salire nella categoria superiore.
Perché i club dovrebbero rinunciare alla post-season? Il motivo è banale quanto valido: il rigidissimo protocollo imposto alle società per la ripresa delle attività, infatti, comporta costi e responsabilità altissimi per i club, che a quel punto potrebbero anche valutare più conveniente non tornare in campo per questa stagione, aspettando tempi migliori.
Quel che è certo è che qualora si proceda con l’assegnazione di titoli a tavolino, inizierà la lunga querelle con i club penalizzati dalla situazione, pronti a dar battaglia (legale, ovviamente) per sovvertire le decisioni prese. Questo vale per chi verrà retrocesso d’ufficio in quanto ultima al momento dello stop ma anche per chi era in corsa per il primato e sarà invece costretto alla lotteria dei Playoff per sperare nella serie B. La verità, tra l’altro, è che sembra poco equo considerare una classifica parziale che non abbia visto tutte le formazioni scendere in campo per lo stesso numero di volte contro gli stessi avversari. Per intenderci, l’ultima classifica che tenga conto di “pari condizioni” per tutti è quella di fine girone d’andata.
Detto tutto ciò, il Novara Calcio forte di una struttura come quella di Novarello, è pronta a prender parte ai Playoff, cui sarebbe qualificata secondo graduatoria, quale che sarà il numero di partecipanti e la conseguente formula.
Preso atto della direzione (si spera definitiva…) presa dalla Figc al riguardo, il Novara si ritufferà anche nella programmazione del futuro che vedrà grandi manovre attorno alle “scrivanie” azzurre. Dopo il saluto ufficiale di Carlo Magretti, per undici anni colonna portante dell’ufficio stampa del club, si vocifera che sia questione di giorni per un altro saluto eccellente, quello del responsabile del settore giovanile Mauro Borghetti. Ex mediano di grinta e sostanza, appesi gli scarpini al chiodo Borghetti ha intrapreso una carriera dirigenziale di altissimo livello in termini di settori giovanili, tanto da regalare tanti giovani prospetti al club azzurro (e golose plusvalenze alle casse societarie). Ora non rientra nei piani del nuovo Novara, pronto ad affidare lo stesso ruolo a Marco Rigoni, già Brand Manager del club. Per Borghetti si prospetta un trasferimento al Como, dove ritroverebbe l’ex d.s. azzurro, Carlalberto Ludi, e con ogni probabilità anche l’altra punta di diamante del settore giovanile novarese, il tecnico Giacomo Gattuso in scadenza con il club e pronto a ripartire dalla “sua” Como. A metà mese, con ogni probabilità, la famiglia Rullo svelerà le proprie scelte e presenterà il rinnovato staff dirigenziale.