Niente da fare. Ormai solamente la matematica non condanna ancora l’Azzurra alla retrocessione in serie B. Dopo la sconfitta interna di sabato scorso (3-5) contro il Trisino i ragazzi di Claudio Battistella sono stati raggiunti dal Seregno (5-5 con il Cremona), condividendo così con i brianzoli l’ultimo posto in classifica. A quattro giornate dalla fine del torneo le speranze di salvezza per i novaresi sono praticamente azzerate, alla luce di un distacco in graduatoria dalle compagini che li precedono mai sceso. Un verdetto che potrebbe arrivare nel prossimo weekend, dopo la trasferta dell’Azzurra a Montebello (si giocherà domenica 21 alle 18), già conoscendo l’esito del match fra Pordenone e Amatori Modena.
A quattro turni dalla fine del campionato (ci saranno poi gli impegni interni contro Thiene e Modena, e tra loro la trasferta sulla pista della vicecapolista Roller Bassano) i novaresi dovranno comunque onorare questa stagione sino alla fine, evitando possibilmente di evitare la “maglia nera”. Un vero peccato, perché con diversi scontri diretti – tra quelli già andati in scena e altri ancora in programma – sarebbe bastato davvero molto poco avere qualche punto in più in classifica e rendere almeno più interessante e battagliero il finale del torneo. Invece l’Azzurra paga con una retrocessione di fatto anticipata magari anche a causa di una serie di errori di valutazione commessi a inizio stagione, che si sommati poi a una serie incredibile di situazioni sfortunate e arbitraggi decisamente penalizzanti.
E adesso? Siamo convinti che non tutto debba essere buttato. L’Azzurra, lavorando (come del resto tante società di diverse discipline impropriamente definite “minori”) con passione e affrontando non pochi sacrifici in un’annata particolare per la situazione sanitaria, ha comunque maturato un’importante esperienza in un campionato come la serie A2 che potrà tornare utile in futuro, come nell’attività giovanile. E le notizie delle ultime settimane riguardanti la possibilità di un rilancio dell’Hockey Novara “storico” (quello dei “32 scudetti”) dovranno essere uno stimolo in più. Novara, negli anni d’oro definita un po’ da tutti la capitale dei pattini e dei bastoni ricurvi, ha dimostrato di avere ancora tanta “fame” di hockey pista. A nostro avviso ci sono le condizioni e gli spazi per due società, forse anche rivali tra loro sportivamente parlando, ma pronte magari a collaborare per il bene di questo sport.
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