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Giro d’Italia, Filippo Ganna: «Ho imparato che con fatica e sacrifici si riesce a tornare»

Giro d’Italia, Filippo Ganna: «Ho imparato che con fatica e sacrifici si riesce a tornare. E’ un bel segnale». Sono le parole a caldo del verbanese, prima maglia rosa della 104esima edizione del giro d’Italia.

L’atleta ha chiuso con 8’47”. Nell’ultima competizione, al Romandia, non aveva brillato: «E’ stata una batosta di testa, ha fatto male, ma ho imparato che si può tornare. Non è facile fare bene dopo tre crono andate male, ho sentito anche alcune polemiche ma vorrei dire questo, – ha detto – che non si può essere competitivi sempre, magari scegli di essere meno pronto per un appuntamento, per arrivare a un altro. Quando voglio qualcosa cerco sempre di ottenerlo».

I numeri
Come riportato sul sito ufficiale della competizione Ganna è il primo a conquistare quattro crono di fila dopo Francesco Moser nel 1984-85; 58,748 km/h è stata la velocità media di Ganna in questa cronometro. È la terza più veloce nella storia del Giro, dietro solamente a quella di Rik Verbrugghe a Pescara nel 2001 (58,874 km/h) e la sua di Palermo dell’anno scorso (58,831 km/h). Ganna è anche il primo a vincerne così tante prima dei 25 anni. Ed era proprio dal biennio 1984-85, sempre con Moser, che un atleta non indossava la Maglia Rosa alla prima tappa in due edizioni consecutive. Inoltre dal 2007 in una crono non erano più saliti sul podio due italiani.

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Elena Mittino

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