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Romentino, il sindaco chiude la campagna vaccinale: «Sinergia tra Comune, medici e volontari». E parla del “caso Occhetta”

L'hub vaccinale chiude con 2462 dosi somministrate. Primo cittadino e maggioranza difendono l'assessore ripresa in un video, poi diffuso sui social, mentre partecipa a un presunto aperitivo no vax in un bar del paese

L’hub vaccinale di Romentino è stato il primo centro gestito da medici di base ad aprire in provincia e ha fatto da apripista per altri sul territorio. Ora, con la maggior parte della popolazione che ha già ricevuto la dose booster, il centro ha chiuso i battenti e il sindaco Marco Caccia ha ufficialmente messo la parola fine alla campagna vaccinale definendola «eccellente con una forte sinergia tra amministrazione, medici di famiglia di Romentino e Galliate e volontari. Un gruppo ben costituito che sarebbe in grado di intervenire anche per eventuali emergenze future. Inoltre, grazie a questa organizzazione che ha puntato a una visione di sanità territoriale, siamo riusciti a non sprecare nemmeno una dose di vaccino».

I numeri sono stati elencati durante la conferenza stampa dalla consigliera Catia Canna: «Dopo il tavolo tecnico di marzo 2021, il 10 aprile è stato aperto l’hub in supporto alle attività dell’Asl e fino al 16 luglio sono state somministrate 1325 dosi tra cui 34 domiciliari. Il 18 dicembre, con l’avvio della terza dose, e fino al 19 febbraio, sono stati somministrati 1137 vaccini per un totale di 2462. Voglio ringraziare in modo particolare le infermiere che hanno preparato le dosi e le volontarie Cristina Rosati e Tiziana Fallarini per l’impegno in tutta la campagna».

Il vice sindaco Carlo Gambaro ha sottolineato il fatto che «durante la prima fase abbiamo aperto una collaborazione solo con i medici di Romentino, poi si sono aggiunti anche quelli di Galliate. Abbiamo offerto un servizio nel migliore dei modi ricevendo consensi da parte di molti cittadini».

La consigliera Cinzia Cazzaniga ha, invece, ricordato tutte le iniziative messe in campo dall’amministrazione: «La distribuzione di mascherine, introvabili durante il primo periodo della pandemia; i buoni spesa e le borse a domicilio, i bandi solidali, i lavori di sanificazione nelle scuole e la fornitura di pc agli studenti».

Resta, però, una cicatrice sul volto dell’amministrazione virtuosa: l’episodio di inizio febbraio che ha riguardato l’assessore Laura Occhetta ripresa in un video, poi diffuso sui social, mentre partecipa a un presunto aperitivo no vax in un bar del paese (leggi qui l’articolo). Durante la conferenza stampa il sindaco e l’amministrazione l’hanno difesa a più riprese: «L’assessore è stata sottoposta alla gogna mediatica al solo scopo di colpire lei e tutti noi. Se non fosse stata una componente della maggioranza, tutto questo non sarebbe successo. Le forze dell’ordine stanno effettuando i controlli nel locale interessato, ma non abbiamo ancora ricevuto riscontri».

La stessa Occhetta, non presente alla conferenza ma collegata in streaming, ha dichiarato che «si è trattata di una strumentalizzazione, io non ho commesso alcun reato e sto valutando di sporgere denuncia».

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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