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Il Covid ferma il tradizionale Palio di Cerano dopo 36 edizioni

Il Covid ferma il tradizionale Palio di Cerano dopo 36 edizioni. Dal 1983 la sfilata, unita ai giochi dei cantoni, non si era mai fermata, un anno solo era stata posticipata causa maltempo, ma mai un anno senza Palio. E di conseguenza quest’anno non ci sarà neanche il quaderno/depliant con la storia del Palio. Amministrazione e Comitato quattro cantoni però non hanno deciso di abbandonare la tradizione e anzi sono a lavoro ormai da diverse settimane per una edizione della festa patronale “straordinaria”.

 

 

«Il Palio è da sempre frutto di un lungo lavoro, io stessa sono stata nel direttivo di un rione e so cosa significa, – dice l’assessore Daniela Bolognino – ci dispiace molto ma non potremmo organizzare la classifica festa, pensando anche al depliant che siamo soliti realizzare, quest’anno sarebbe stata un’impresa: fra le pagine ci sono numerose pubblicità di negozi, sarebbe stato di cattivo gusto chiedere, in questo momento, una sponsorizzazione. Non siamo abituati a rinunciare alle nostre tradizioni: pochi anni fa il maltempo ci ha costretto a rinviare il tutto di una settimana, con uno sforzo enorme, ma lo abbiamo fatto». Le idee però non mancano e fra queste una riguarda i negozi e il commercio locale, proprio come segnale di ripresa. E un’altra idea riguarda invece i bambini, ai quali è affidato un compito importante: pensare comunque al Palio 2020. Il gioco si chiama “Disegna il tuo Palio! Cerano nel Medioevo alla corte di Pietro Gallarati”: fino a fine luglio (regolamento sulla pagina Facebook “Comitato 4 cantoni cerano”) gli studenti di primaria e medie potranno mandare un disegno: «Dovranno disegnare il Palio come lo immaginano o come lo hanno vissuto negli anni passati, – dice la presidente Laura Sartorio – verrà scelta l’opera più bella Junior e Senior: una sarà il Palio 2020 che comunque faremo, l’altra sarà la copertina del depliant del prossimo anno». Un messaggio forte: «Il Comitato c’è e si rimbocca le maniche, – spiega – no a sfilata e giochi, ma si potrà vivere, viste le direttive attuali, l’aspetto religioso con la benedizione degli stendardi. La 2020 sarà una edizione straordinaria della nostra festa patronale, noi ci vogliamo essere, in modo naturalmente adattato visto il periodo».

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Elena Mittino

Elena Mittino

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