Casaleggio

A settembre a Codogno il primo raduno dei sindaci: l’idea è anche galliatese

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A settembre il primo raduno dei sindaci a Codogno: l’idea è anche galliatese. Sono già oltre 60 i sindaci di tutta Italia che hanno aderito a una iniziativa che è alla prima edizione assoluta: un vero e proprio raduno. L’idea è anche galliatese: tutto è nato da un gruppo Facebook dedicato proprio ai primi cittadini che ha fra i fondatori l’attuale consigliere Davide Ferrari. «Il gruppo è nato quando ero sindaco, un modo per tenerci in contatto e anche per confrontarci in caso di bisogno, – spiega Ferrari – avremmo voluto vederci tutti ad aprile, poi per ovvi motivi abbiamo posticipato e abbiamo cominciato a parlarne da quando è iniziata la fase di ripresa».

 

 

L’appuntamento è fissato dal 4 al 6 settembre, a Codogno, grazie al sindaco Francesco Passerini cui è piaciuta molto l’idea di ritrovarsi proprio in una località così particolare. Il giorno di festa sarà sabato 5 settembre: ci sarà la messa per ricordare i sindaci caduti per il Covid, un convegno sulla comunicazione digitale e al pomeriggio la partita di calcio con la nazionale di sindaci. Anche la data non è casuale: in quei giorni ci sarà il Codogno Beer Festival, primo appuntamento dopo l’emergenza e a suonare ci sarà la band “Gente in comune” che ha come protagonisti proprio sindaci.

«Sarà una giornata particolare, siamo contenti perché tante persone hanno aderito, – dice il consigliere, che ne sta curando l’organizzazione – l’evento è aperto a sindaci e sindaci emeriti, come me» dice sorridendo. E tra i sindaci si è scatenato già l’entusiasmo: c’è per esempio il sindaco di Santhià, maratoneta, che arriverà a Codogno di corsa. Il gruppo Facebook è stato molto utile, soprattutto in emergenza: «E’ stato sede di confronto spesso e volentieri, per esempio per le interpretazioni sui decreti, per ragionare insieme su alcune modalità di azione. E tutti ci siamo sentiti più uniti». Idea di rendere l’appuntamento qualcosa di cadenzato nel tempo? «Non ne abbiamo parlato, è difficile muoversi se non c’è un movente particolare, questa volta la causa c’è ed è più che nobile».

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