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Svelato anche in Commissione il progetto “Costruiamo gentilezza”. Con qualche polemica

L'iniziativa, originariamente pensata in epoca pre Covid dall'associazione canavesana “Cor et Amor”, è stata presentata in chiave novarese questa mattina dall'assessore all'Istruzione Negri. Fonzo (Pd): «Troppe iniziative nelle scuole appesantiscono l'attività»

Affollata ultima commissione consiliare prenatalizia questa mattina, venerdì 23 dicembre. La riunione congiunta della IV (Istruzione) e IX (Pari opportunità) ha preso in esame il progetto “Costruiamo gentilezza”. Da qualche tempo si parla di questa delega conferita in capo all’assessore all’Istruzione Giulia Negri.


In realtà, come è stato illustrato oltre che dall’esponente della giunta, dal presidente dell’associazione canavesana “Cor et Amor” Luca Nardi che ha ideato il progetto anni fa e con la partecipazione di Elena De Ambrogio del Cst, soggetto che da tempo «sta mutando pelle nel ruolo di interfaccia con il mondo del volontariato», l’iniziativa ha avuto origine da alcune esperienze riscontrate anche in diverse realtà all’estero riguardanti una forma di educazione partecipata.


«I due anni del Covid – ha detto l’assessore – per i nostri ragazzi sono stati faticosi sotto tanti aspetti. Siamo stati tutti molto toccati. Abbiamo pensato di condividere questo progetto pensando ai bambini come protagonisti, in funzione di un aiuto anche per i più grandi. Un progetto che prevede come aspetto fondamentale l’ascolto su temi emersi di volta in volta in occasione del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze».


Già recepito da quasi duecento comuni italiani, la realtà di Novara comincia a essere vista come un vero e proprio “percorso pilota”, tanto da aver attirato l’attenzione della stessa Regione Piemonte, pronta a sua volta – attraverso il suo presidente Alberto Cirio – ad attribuire la delega alla Gentilezza a un suo assessore. Tanta carne può essere messa al fuoco, coinvolgendo dunque scuola, famiglie, insegnanti, istruttori e allenatori di società sportive. Mettendo in campo iniziative simboliche come quella dell’installazione di panchine viola (colore simbolo della gentilezza in un manufatto che non deve essere concepito unicamente come un elemento di arredo urbano) «e azioni di profondo impatto sulla cittadinanza ispirate dal basso», come indicato da Nardi.


Al di là dei contenuti, il capogruppo del Pd Nicola Fondo ha voluto esprimere qualche nota polemica: «Il Consiglio comunale oggi ha la comunicazione formale che esiste una delega alla Gentilezza. Questa commissione è stata convocata non per un atto “gentile” dell’assessore ma su richiesta delle minoranze. Eravamo talmente a conoscenza del progetto che non si sapeva neppure quale commissione convocare, poi si è optato per la Pari opportunità e, visto che si tratta di un’iniziativa rivolta alle scuole, abbiamo chiesto anche quella dell’Istruzione».


E ancora: «Faccio notare che dal mese di luglio a oggi sono stati coinvolti diversi soggetti, tranne il Consiglio comunale che, come noto, viene considerato un orpello un po’ fastidioso. Se serve lo coinvolgiamo, ma se non serve più sta lontano, meglio è. Apprendiamo dai giornali che Novara è stata candidata a capitale della gentilezza. Bene, Chi lo ha deciso? Quando? Quali sono gli obiettivi? Chi lo fa? Sento parlare di costo zero per il Comune, ma credo che ci debba essere una previsione di massima, senza dimenticare che iniziative di educazione alla cittadinanza finalizzate alle scuole rischiano di appesantirne l’attività».

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Luca Mattioli

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