È Marco Caccia, sindaco di Romentino, il candidato unitario del centrodestra alla presidenza della Provincia di Novara. L’ufficializzazione è arrivata nei giorni scorsi, in vista delle elezioni di secondo livello in programma per domenica 14 settembre. Un voto riservato a sindaci e consiglieri comunali, che arriva dopo la destituzione di Federico Binatti, decaduto da sindaco di Trecate e di conseguenza destituito anche come presidente a Palazzo Natta.
Caccia si presenta con un profilo istituzionale e rivendica la piena condivisione del suo nome da parte di tutta la coalizione: «La proposta è arrivata da Fratelli d’Italia (il suo partito, ndr) ma erano tutti d’accordo. Non ci sono state forzature, anzi: ho sentito una reale sintonia tra le forze del centrodestra. Questo mi ha convinto ad accettare».
Nel suo programma da futuro presidente, Caccia mette al centro le competenze tradizionali dell’ente: scuole, strade, agricoltura e tutela del territorio. È proprio su quest’ultimo punto che insiste: «La gestione del territorio – spiega – non può essere scaricata tutta sulle spalle dei Comuni, che spesso non hanno né uffici né competenze tecniche per affrontare pratiche complesse, come quelle legate ai grandi impianti fotovoltaici. La Provincia può e deve svolgere un ruolo di coordinamento, offrendo supporto e linee guida omogenee. È su questo che voglio lavorare».
Quanto all’impegno amministrativo, Caccia non lascerà la poltrona di primo cittadino a Romentino: «Continuerò a fare il sindaco. Dovrò rinunciare a qualcosa, certo, ma penso di riuscire a fare tutto. Lavorare su più livelli istituzionali può anche essere un’opportunità per il territorio».
Ora l’attenzione si sposta sul centrosinistra, che ancora non ha ufficializzato un nome, ma che dovrebbe convergere su un candidato proveniente da uno dei Comuni di maggior peso della provincia. In pole ci sono i sindaci di Cameri, Galliate e Castelletto Ticino.