Al termine di una seduta, perché tenuta con la formula della videoconferenza (la prima in assoluto in tutta Italia, a mezzo secolo dall’istituzione delle Regioni a statuto ordinario), con quasi tre ore di ritardo sulla tabella di marcia che prevedeva la conclusione dei lavori alle 18, il consiglio regionale ha approvato nella serata di ieri, martedì 24 marzo, il bilancio preventivo 2020. Il documento, illustrato dall’assessore Andrea Tronzano, pareggia sulla cifra di 19 miliardi di euro, di cui quasi la metà destinati alla sanità.
Respinti tutti gli emendamenti proposti dalla minoranza, alla fine il voto favorevole è giunto unicamente dalle forze di centro destra che sostengono la giunta guidata dal presidente Alberto Cirio. Altrettanto scontati alcuni ritocchi proposti dallo stesso esecutivo. Sul fronte opposto il Pd soprattutto ha scelto di evitare, almeno in questa fase, la tattica dell’ostruzionismo, riservandosi in un secondo momento, molto probabilmente in sede di assestamento e di consuntivo, un atteggiamento diverso. Una presa di posizione apprezzata in alcuni interventi dagli stessi esponenti del centro destra. Per lo stesso Tronzano si tratta di un bilancio frutto di «una collaborazione tra le due parti politiche, anche se rispecchia le nostre visioni e i nostri ideali». Un senso di responsabilità, quello manifestato dalle opposizioni, evidenziato dallo stesso Cirio, ricordando come la priorità più importante sia quella «di salvare delle vite umane. Poi ci dedicheremo alle misure economiche».
Soddisfatto alla fine di questa “maratona” il consigliere novarese della Lega Federico Perugini: «Il primo bilancio di questa Amministrazione ha visto la luce in un momento particolarmente difficile – ha detto – Stiamo provvedendo ad iniettare nell’intero sistema qualcosa come 200 milioni di euro che dovrebbero dare respiro a diverse realtà nei prossimi mesi. Ci sono quasi 60 milioni per il fondo di garanzia a sostegno del credito alle imprese e poi altre risorse che interessano tanti settori, sino alla sospensione del pagamento del bollo auto sino a giugno». Per Perugini «obiettivo sarà ora quello di dare attuazione a quel Piano sulla competitività inizialmente pensato su più esercizi. E’ un Bilancio che tiene in considerazione anche tutte le realtà piemontesi, superando quel “torinocentrismo” che ha sempre caratterizzato il nostro Ente».
Pollice verso, come detto, da parte delle minoranze. Il novarese Domenico Rossi (Pd) ha sottolineato che questo bilancio «è stato approvato grazie al nostro atteggiamento. Alla nostra piena disponibilità e collaborazione il centro destra ha risposto con la prepotenza e con quella superficialità che ormai contraddistingue la sua attività dall’inizio di questa legislatura. Ciononostante abbiamo voluto mantenere una posizione responsabile. Spiace che nonostante questo non sia stato preso in considerazione nemmeno l’emendamento con il quale proponevo un maggiore finanziamento a borse di studio per medici specializzandi. Sarebbe stato un buon segnale. Ci sarà comunque modo e tempo – ha concluso – per entrare anche nel merito di come la Regione sta affrontando un’emergenza come quella in corso».