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Elezioni Arona, Pisapia lancia Tosi: «Potete diventare un “faro” per il territorio»

La “gentilezza” di Massimo Tosi a braccetto de con il “sorriso” e la “buona politica” di Giuliano Pisapia per tentare di conquistare il Comune di Arona. Così il pediatra, candidato alla carica di primo cittadino del Comune lacuale (il centro più importante dei sei del Novarese chiamati alle urne i prossimi 20 e 21 settembre anche per il rinnovo delle loro Amministrazioni) per la lista “Arona Domani”, ha voluto dialogare con l’ex sindaco di Milano, oggi europarlamentare, presentando ufficialmente il suo programma nella serata di mercoledì in un noto albergo della località del lago Maggiore.

Introdotta dalla segretaria del locale circolo del Partito Democratico Virginia D’Angelo e moderato dai giornalisti Teresa Cioffi de “Il Giornale di Arona” e da Luca Mattioli de “La Voce di Novara”, è venuta fuori una chiacchierata densa di contenuti fra quello che Pisapia è stato in grado di fare in una metropoli come il capoluogo lombardo negli anni a cavallo dell’Expo e quello che Tosi si propone di realizzare in una località piccola, ma che al tempo stesso ha molte opportunità da sfruttare. L’ambizione non nascosta di Tosi, «è quella che Arona diventi un “faro” per la zona».

Tanti gli argomenti trattati, dalla sanità al turismo, dall’ambiente al welfare, senza dimenticare la cultura e i giovani, le frazioni e i trasporti. Le risorse  mancano, ma per Pisapia, non solo dal suo attuale ruolo, «ci sono i fondi europei destinati all’Italia, molti dei quali non siamo capaci di sfruttare».

E che anche una cittadina come Arona potrebbe invece utilizzare. Tosi e i suoi sostenitori sono consapevoli che si tratti di una sfida difficile e tutta in salita, ma sono altrettanto convinti, parola del candidato, «di ottenere un buon risultato, con tanta tranquillità perché sono circondato da persone perbene». Di consigli Pisapia non si si è sentito di darne in maniera esplicita, limitandosi a suggerire alcune scelte da lui compiute a Milano come l’ascolto delle persone. E poi ancora affidare incarichi a giovani e in base alle singole competenze, facendo attenzione, ammettendo eventuali errori: «Quando non ci sono i risultati si deve essere in grado di fare autocritica, perché forse la via da seguire era un’altra. Cerchiamo di raggiungere insieme gli obiettivi e quelli proposti da Tosi e dalla sua lista sono davvero molto belli».

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