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Arona, per il voto del 2025 il centrosinistra mette in campo Gianluca Ubertini

Il Pd ha chiesto la disponibilità a correre per la carica di primo cittadino al segretario del locale circolo, attuale vicesindaco di Oleggio Castello. Pirovano: «Un'alternativa valida a un centrodestra diviso su tutto, ma unito solo per la voglia di potere»

La scorsa settimana avevamo parlato di un possibile “derby” all’interno del centrodestra aronese, che a due anni di distanza dal voto potrebbe mettere in campo il vicesindaco e parlamentare leghista Alberto Gusmeroli e l’attuale primo cittadino Federico Monti, da tempo – non è più un mistero – corteggiato da Fratelli d’Italia. E di fronte a questa lotta intestina non si è fatta aspettare la riposta del centrosinistra che, con in testa il Partito Democratico, ha chiesto la disponibilità a scendere in campo a Gianluca Ubertini, segretario del circolo dem di Arona – Dormelletto – Vergante, e oggi vicesindaco di Oleggio Castello.

«Ubertini è una persona moderata, progressista, con una visione molto inclusiva delle cose – spiega il segretario provinciale del Pd, Rossano Pirovano –. Un professionista affermato con un’esperienza politica e amministrativa anche importante. Da più di un hanno sta gestendo il circolo molto bene; insieme a lui contiamo di lavorare con altre forze politiche come Demos (già presente nel Consiglio comunale di Arona con una propria esponente, ndr) e Italia Viva, oltre ad altre realtà della società civile per costruire un’alleanza che possa davvero essere un’alternativa valida a quella che amministra attualmente».

Il fatto che manchino ancora due anni al voto e che si stia prospettando una sfida “interna” fra il leghista Gusmeroli e il sindaco in carica Monti sostenuto da Fratelli d’Italia, non può sembrare azzardato anche da parte vostra mettere fin da ora in campo un candidato? «Secondo me no – risponde Pirovano – I cittadini aronesi, dai nostri iscritti o anche semplicemente simpatizzanti, si aspettano una risposta di fronte a questa diatriba esistente all’interno di un centrodestra arrogante, che non ci considera, convinto che la partita si giochi tutta al suo interno. Credo che non sia così. Anche tre anni fa, quando candidammo Massimo Tosi, riuscimmo a ottenere un buon risultato. Chiaramente le condizioni erano diverse, la partita era tutta in salita e lo sapevamo». Poi un’altra considerazione: «A mio avviso non esiste una “spaccatura” nel centrodestra perché, e lo vediamo anche a Novara, Lega e FdI non sono d’accordo su nulla, però sanno che non vanno insieme rischiano di non vincere. L’unica cosa che li tiene uniti è il potere».

Da parte sua Ubertini si limita a confermare, ribadendolo anche ieri sera, mercoledì 20 settembre, nel corso di una riunione “aperta” del direttivo locale del Pd, di «avere dato la sua disponibilità, di mettersi al servizio», come del resto il suo ruolo di segretario di zona sotto certi aspetti impone, «lavorando per costruire un’alleanza più larga, partecipata e coesa possibile».

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Luca Mattioli

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