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Meina, nuovo lungolago. Il sindaco ribatte alla minoranza: «Solo chiasso per avere visibilità»

Nei giorni scorsi i consiglieri di opposizione hanno proposto una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino dichiarando: «Meina è stata violentata»

Meina, nuovo lungolago. Il sindaco ribatte alla minoranza: «Solo chiasso per avere visibilità». Ieri, domenica 15 agosto, il parroco di Meina, don Franco Mortigliengo, ha celebrato la messa del villaggiante sul nuovo lungolago, quasi concluso. La scorsa settimana era stato il sindaco, Fabrizio Barbieri, a darne notizia sulla propria pagina Facebook: «Pur mancando la scultura (la statua di bronzo “The head of Meina” dell’artista di israeliano, Ofer Lellouche, ndr) e la zona delle vecchie darsene, abbiamo deciso di rendere fruibile l’area in modo che in questi giorni possiate trovare la possibilità di fare una passeggiata sul nuovo lungolago».

L’iniziata, però, ha raccolto le critiche della minoranza consiliare che sempre sulle pagine social parlano di «Meina violentata. L’uragano di questa amministrazione si è abbattuto sul lungolago: spazzato via tutto il verde, quasi solo parcheggi con una colata di cemento che occupa i due terzi dell’area, spazzato via il parco giochi dei bambini- assenti le panchin, vilipendio al nostro monumento dei caduti inglobato nel parcheggio, senza area di rispetto e con chiosco-bar quasi adiacente, assente l’area per la celebrazione della Santa Messa di agosto, assenza di accessi per i diversamente abili all’area di imbarco battelli, continue concessioni alla proprietà albergo Verbano a scapito degli interessi della cittadinanza meinese – scrive Filippo Borroni anche a nome dei colleghi Paolo Cumbo (ex sindaco) e Pietro Riboni -. La memoria del nostro vecchio parco dell’imbarcadero è ormai seppellita da questo scempio. Come consigliere di minoranza dico no a questa devastazione ed esporrò le mie ragioni nel prossimo consiglio comunale, dove insieme agli altri colleghi di minoranza si sono richieste le dimissioni del sindaco come responsabile di questa sciagura ambientale».

La replica del primo cittadino non si è fatta attendere: «Hanno presentato una mozione di sfiducia al sindaco, alla quale si sono preoccupati di aggiungere una sfilza di interpellanze sui più svariati argomenti (ma nei mesi scorsi dov’erano?) che non faranno altro che intasare gli uffici comunali, già oberati di lavoro, chiedendo inoltre la convocazione di una seduta straordinaria del consiglio comunale. Come avevo anticipato la piazza dell’imbarcadero non è ancora finita, è stata aperta nelle zone poste in sicurezza per consentire a cittadini e villeggianti di poterne usufruire nel periodo delle ferie, ma i consiglieri di minoranza, con l’acume tipico dei grandi strateghi, hanno pensato di sfruttare questo momento transitorio per esprimere anche in modo non proprio elegante le loro considerazioni. Tutta l’area è di proprietà dei cittadini di Meina. Ci sono dei difetti o dei vizi costruttivi? Certo, ma come in tutte le opere edili a questi difetti si può porre rimedio prima della consegna definitiva e dopo il collaudo eseguito dal nostro ufficio tecnico. Stiamo raccogliendo le indicazioni che arrivano dalla gente e ne faremo tesoro per arrivare ad un allestimento finale che sarà bellissimo. Da parte mia dico che non serviva alla minoranza fare tutto questo chiasso se veramente Borroni, Cumbo e Riboni avessero voluto essere costruttivi, ma l’impressione è che abbiano solo voluto cercare un po’ di visibilità. Tanto che mi sento di tranquillizzarli, la mozione di sfiducia non passerà, siamo una maggioranza compatta, che lavora sodo condividendo ogni scelta ed azione e che andrà avanti a testa bassa per realizzare le nuove iniziative a favore della collettività che già ci frullano per la testa».

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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