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Le Voci della Memoria: un anno dopo

Il 27 gennaio di ogni anno è un giorno speciale. Nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, rivelando al mondo le atrocità dei regimi nazifascisti. Più di cinquant’anni dopo le Nazioni Unite hanno deciso di fare di quella data un momento per commemorare tutte le vittime dell’Olocausto.

Da alcuni anni il 27 gennaio è diventato, per me, ancora più speciale. Da quando sono entrato a far parte dell’associazione Deina, il fare memoria ha assunto un’accezione molto più concreta: ora significa rivestire il ruolo di tutor per il progetto Promemoria_Auschwitz. Significa partire insieme a centinaia di ragazzi e ragazze provenienti da licei e università di tutta Italia e fargli toccare con mano la storia. Significa accompagnarli in un viaggio fisico, emotivo, simbolico e spirituale verso e attraverso Auschwitz, aiutandoli a diventare cittadine e cittadini più consapevoli e responsabili.

Crediti: Amanda Luisa Guida

Il 27 gennaio dell’anno scorso era stato ancora più speciale: usciva la prima puntata di Le Voci della Memoria, un podcast prodotto insieme a Radio 6023 che racconta il progetto di Deina documentando le diverse fasi di questo viaggio della memoria. Protagonisti di questa avventura sono stati un gruppo di studenti, studentesse e professoresse dell’Università del Piemonte Orientale, insieme a me in qualità sia di tutor che di speaker e autore. Usando un microfono tascabile ho registrato le domande e la trepidazione degli incontri preliminari, i suoni e i rumori che ci hanno accompagnato durante il viaggio, le voci di partecipanti, staff e tutor mentre facevano esperienza diretta della storia e alimentando una dinamica di gruppo densa di rispetto e supporto. E, infine, la voglia di cambiare il mondo impegnandosi per un futuro migliore il più possibile diverso da quel passato, la cui ombra troppo spesso sembra fare la sua comparsa.

L’intento di Le Voci della Memoria è quello di permettere anche a chi è rimasto a casa di vivere (o rivivere) il viaggio, anche se solo in formato digitale. Mai avrei immaginato che da lì a poco sarebbero arrivati l’emergenza sanitaria dovuta al covid, il lockdown e le restrizioni che ancora oggi viviamo. Mai avrei pensato che quest’anno non saremmo potuti partire e che la modalità digitale sarebbe stata l’unica opzione per continuare a fare memoria. Mai avrei pensato che il 27 gennaio di quest’anno sarebbe stato ancora più speciale, diverso e inaspettato del precedente.

Però, proprio per questo, non bisogna mollare e abbassare la guardia. Non dobbiamo lasciare che queste circostanze ci facciano dimenticare il ruolo fondamentale della memoria e l’importanza di cercare di comprendere il passato per costruire un futuro migliore.

Per questo Deina e Promemoria_Auschwitz ci sono, anche se in una veste del tutto inedita. Per questo Radio 6023 e Le Voci della Memoria ci sono.

E anzi, forse non c’è anno migliore per ascoltare questo viaggio, verso e attraverso Auschwitz.

Ascolta la maratona LE VOCI DELLA MEMORIA – Mercoledì 27 Gennaio – dalle 14 alle 18 su 6023.it

 

Un racconto di Benjamin Cucchi, Radio 6023

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