Taglio del nastro per il Taste Alto Piemonte: «Vini sempre più identità del territorio»

Inaugurata questa mattina, sabato 11 maggio, al Castello di Novara l'appuntamento 2024 della rassegna enologica dedicata alle quattro province del “quadrante”, quest'anno insieme al Gran Monferrato detentrici del titolo di Città europa del vino

I vini delle quattro province del “quadrante” ancora una volta protagonisti del Taste alto Piemonte, la manifestazione – giunta alla sua settima edizione – inaugurata questa mattina, sabato 11 maggio al Castello di Novara e che per tre giorni, sino a lunedì 13, calamiterà l’attenzione di addetti ai lavori e non solo.


«Siamo riusciti anche quest’anno a portare oltre cinquanta aziende partecipanti nonostante una miriade di evidenti concomitanti», ha detto dopo il tradizionale taglio del nastro Lorella Antoniolo, vicepresidente con delega alla comunicazione del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte, mentre il presidente dell’ente organizzatore Andrea Fontana ha ricordato che proprio nel 2024 le quattro province vitivinicole del “quadrante” abbiano ottenuto il riconoscimento di “Città europee del vino” insieme al Gran Monferrato: «L’iniziativa va avanti, le nostre aziende sono in crescita. C’é voglia di Alto Piemonte e questa è una bella manifestazione che porta la gente a capire chi siamo, guardando anche al futuro, perché il nostro territorio possiede delle peculiarità bellissime che non sono sfruttate».


Stefano Vercelloni, vicepresidente nazionale dell’associazione Città del vino ha ringraziato la Regione e Unioncamere per l’appoggio fornito in occasione dell’importante riconoscimento. Molte altre iniziative sono in cantiere, cominciando da un bando di assaggio dedicato alla Vespolina, vitigno autoctono del nostro territorio. Un’eventualità da sfruttare». Infine la Regione Piemonte, rappresentata dall’assessore Matteo Marnati: «Una cosa su cui abbiamo lavorato in questi anni è stata quella di rendere il più possibile identitario e riconosciuto il “brand” Alto Piemonte, cioè identificare il nostro territorio, conosciuto per i suoi diversi prodotti di eccellenza, visto che da sempre non puntiamo sulla quantità ma sulla qualità. Il fatto di aver compiuto tutti insieme un passo avanti è un valore aggiunto, che serve per iniziare un nuovo percorso per farci crescere, conoscere e vendere i nostri prodotti, associandoli al paesaggio, rappresentato dagli straordinari numeri turistici». Un “brand”, quello appuntato di Alto Piemonte, che potrebbe arrivare in futuro a trasformarsi anche in una denominazione in bottiglia. Non è facile, perché il percosro si presenta decisamente irto di difficoltà. Ma gli addetti ai lavori per ora si sono trincerati dietro un «ci lavoreremo».


Oltre ai banchi di assaggio dove di possono gustare le dieci denominazioni, due Docg (Gattinara e Ghemme) e otto Doc (Boca, Bramaterra, Colline Novarese, Coste della Sesia, Fara, Lessona, Sizzano e Valli Ossolane), anche quest’anno a fare da cornice una mostra fotografica dedicata ai produttori, una enoteca temporanea e alcune masterclass. Nelle giornate di domani (alle 14 e poi alle 17) e di lunedì (solo alle 14) spazio alle ultime sessioni dedicate a “Excursus Alto Piemonte”. Info e prenotazioni sul sito tastealtopiemonte.it. Lo spazio è aperto dalle 10 alle 19 nella giornata di domani e dalle 10 alle 17 lunedì.

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Luca Mattioli

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