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Un San Gaudenzio “Pop” per aiutare “Liberazione e speranza”

Inaugurata allo “Spazio Vivace” la collettiva di diciotto artisti che hanno rivisto in chiave contemporanea la statuetta del Patrono realizzata da Edmondo Poletti. Il ricavato della vendita dei lavori sarà devoluto all'associazione che si occupa di aiutare donne vittime di violenza

Il San Gaudenzio di Edmondo Poletti diventa “Pop”, per aiutare “Liberazione e speranza”. E’ stata inaugurata venerdì pomeriggio presso lo “Spazio Vivace” di via Fratelli Rosselli 13 la collettiva di diciotto artisti (Davide Baroggi, Pako Bono, Angela Maria Capozzi, Eugenio Cerrato, Riccardo Corciolani, Federico Cozzucoli, Davide Ferro, Enzo Fiore, Ernesto Jannini, Marcello Mantovani, Silvana Marra, Elisabetta Marzorati, Fabrizio Molinario, Florine Offergelt, Olinsky, Costantino Peroni, Massimo Romani e Vittorio Valente, proposti in rigoroso ordine alfabetico) che hanno voluto rivedere in chiave contemporanea la statuetta raffigurante San Gaudenzio che Edmondo Poletti realizzò in duecento esemplari (gran parte oggi finiti fra collezionisti privati) i cui calchi originali sono stati recentemente rinvenuti. Un allestimento che è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di Ornella Poletti, nipote dell’artista, che ha offerto la possibilità di conoscere aneddoti particolari finora ristretti all’ambito familiare.


I saluti di rito sono stati affidati a Veronica Armani, direttrice artistica di “Vivace”, alla consigliera delegata alla Cultura dell’amministrazione provinciale Marzia Vicenzi, che non ha mancato di ricordare come l’iniziativa «rappresenta il seguito di un progetto realizzato nello scorso settembre a Palazzo Natta», mentre un ringraziamento è stato portato da Marcella Sguazzini ed Elia Impaloni, referenti di “Liberazione e speranza”, l’associazione che si occupa di aiutare donne vittime di tratta e di violenza domestica. A loro andrà il ricavato di un’asta dove saranno posti in vendita i lavori realizzati dagli artisti e da loro donati nell’occasione. «Il bello del lavoro che facciamo è di non essere scontato – ha detto Sguazzini – Le donne che aiutiamo si trovano in un momento brutto. Proviamo a lavorare sul bello di una casa pulita e su una vita nuova».


La mostra sarà visitabile sino a fine mese, tutti i pomeriggi, dalle 15 alle 189 con ingresso libero. L’asta benefica proseguirà sino a esaurimento delle opere in vendita. Per avere informazioni e partecipare si può inviare un whatsapp al numero 345 424 4336.

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Luca Mattioli

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