La rassegna “Teatro e Bottega” firmata da Cabiria Teatro e realizzata grazie al sostegno della Fondazione Comunità Novarese, in collaborazione con il comune di Novara e l’assessorato al Commercio, è pronta a partire con un evento davvero speciale. Il primo appuntamento – in programma per oggi sabato 25 ottobre alle 18 – trasformerà in un palcoscenico uno degli spazi più caratteristici della città: il mercato coperto di viale Dante, che per la prima volta ospiterà uno spettacolo dal vivo.
«Siamo davvero orgogliosi di utilizzare questo magnifico posto per farne un teatro – spiegano Elena Ferrari e Mariano Arenella di Cabiria Teatro –. Il mercato fin dall’antichità non è stato solo un luogo di scambio di beni ma soprattutto un fulcro di aggregazione sociale, culturale ed economica. Le persone si incontravano, discutevano, creavano legami. Ancora oggi il mercato ha questa funzione, e noi vogliamo unirla a quella del Teatro, che da sempre è incontro e relazione».
Con questo debutto, il Mercato Coperto diventa una nuova “casa” per Cabiria Teatro, realtà che negli anni ha saputo reinventare luoghi urbani di grande fascino – come Casa Bossi o i Tetti Verdi della Cittadella dell’Artigianato – trasformandoli in spazi di partecipazione e cultura. «Ci auguriamo che questa sia la prima di molte altre occasioni per portare il Teatro al Mercato – aggiungono Ferrari e Arenella – e che il pubblico risponda numeroso: ricordiamo che l’ingresso è libero e gratuito».
Lo spettacolo “How does it feel – Something about Bob Dylan”, dunque, è firmato dai professionisti dell’Accademia dei Folli. Un concerto-racconto adatto a tutte le età, per scoprire aneddoti, canzoni e passaggi della vita di un’icona mondiale della musica. La storia parte da quando Bob Dylan non era ancora Bob Dylan, ma il giovane Robert Zimmermann di Duluth, Minnesota: un ragazzo alla ricerca delle sue canzoni, prima di incontrare Woody Guthrie e firmare – quasi per caso – con la Columbia Records, dando vita al mito che tutti conosciamo.
In scena Carlo Roncaglia, con Enrico De Lotto al contrabbasso, Paolo Demontis all’armonica e Max Altieri alle chitarre. Testo di Emiliano Poddi, musiche e arrangiamenti dell’Accademia dei Folli, luci e fonica di Letizia Tabasso e Olesia Stefanyk, regia di Carlo Roncaglia.















