Una canzone dedicata alla Paniscia, il piatto più novarese che ci sia, e una nonna 80enne che la promuove sui social come fosse un manager navigato. È la storia tenera e un po’ ironica di Luca Panozzo, 31 anni, musicista e compositore di Novara, che in questi giorni è tornato alla ribalta grazie ai Paniscia Day, la tre giorni di eventi dedicata al risotto simbolo della città.
La sua Paniscia Song non è nuova: «L’avevo scritta qualche anno fa per un contest social che chiedeva di comporre un brano dedicato a un piatto italiano – racconta –. All’inizio avevo pensato alla carbonara, poi alla pasta al pesto, ma alla fine mi sono detto: perché non la paniscia? Fuori da Novara quasi nessuno sa cosa sia, ed è proprio questo il bello». Un brano giocoso, ritmato, che mescola folk e pop con un testo in cui cipolle, salam dla duja e riso Carnaroli diventano versi da canticchiare.
Poi, come spesso succede, la canzone è rimasta a lungo in un cassetto. Finché è arrivata nonna Carla, più social di molti ventenni: «Un giorno ha deciso di pubblicare il video su Facebook condividendolo su tutti i gruppi novaresi – ride Luca -. Da lì è partita la valanga di commenti, condivisioni e richieste. È stato assurdo e bellissimo».
In realtà per Panozzo questo è un periodo di piccole ma importanti soddisfazioni. «Mi dedico alla musica per hobby – spiega –. Ho suonato per strada, in qualche locale, poi ho incontrato la donna dei miei sogni, siamo andati a convivere e… mi sono distratto un po’. La chitarra è finita nell’angolo per un po’ di tempo».

La svolta è arrivata di recente, grazie a un incontro inaspettato: «Mi ha contattato Turbo Paolo, l’influencer, chiedendomi di aprire il suo spettacolo al Teatro Coccia la settimana scorsa. È stata un’emozione pazzesca. E lì ho capito che era ora di riprendere in mano la chitarra, tornare a scrivere e suonare. Mi è tornata addosso tutta la voglia di fare musica».
E così la Paniscia Song – nata quasi per gioco e rilanciata da una nonna social – è diventata la colonna sonora perfetta per una città che, anche quando parla di riso e salame, sa ridere e cantare di sé.















