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Il Teatro Faraggiana resta aperto al pubblico

teatro faraggiana

«Non ci fermiamo. Garantiremo la disposizione ministeriale di lasciare una poltrona libera davanti, dietro ed in fianco ad ogni spettatore (ed in questo anche il pubblico dovrà aiutarci) ma cinema e teatro continuano. Stiamo facendo il possibile per non interrompere la nostra proposta culturale verso la città e abbiamo bisogno della collaborazione di tutti.
Vi aspettiamo… se non avete tosse, raffreddore o influenza…».

Con un messaggio di questa mattina sulla propria pagina facebook, il Teatro Faraggiana annuncia che resterà aperto proseguendo la propria programmazione, ma con qualche cambiamento. È il caso dello spettacolo di Lella Costa “Questioni di cuore”, programmato per giovedì 12 marzo: a seguito di accordi intercorsi fra la direzione del teatro e l’attrice milanese, quest’ultima si è resa disponibile a salire sul palcoscenico due volte consecutivamente. Il tutto per soddisfare la richiesta del pubblico. Alle 20 la prima, con l’ingresso che sarà riservato ai possessori dell’abbonamento platea e dei biglietti dello stesso settore dalla fila A all’H comprese; alle 22 andrà, invece, in scena la replica riservata ai titolari delle tessere palchetto, oltre che dei tagliandi sempre dei palchetti, dei settori platea (dalla fila J ala Q comprese) e galleria. La numerazione del posto sarà necessariamente cambiata e gli spettatori saranno accompagnati in sala dalle maschere. I biglietti acquistati in prevendita saranno tutti validi e non rimborsabili.

 

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«Per il nostro teatro – commenta il presidente della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana, Vanni Vallino – si tratta di uno sforzo economico importante, e non potevamo privare il pubblico, abbonato o meno, di questa possibilità. Quella che stiamo vivendo in questi giorni è una situazione difficile, ma proprio per questo dobbiamo stare uniti e fare fronte comune. Troppo spesso, nel nostro Paese, quello della cultura è uno dei settori più penalizzati. L’invito che rivolgo alla gente è in sostanza quello di venire comunque al cinema e a teatro. Noi ci siamo».

Tutti, però, preferiscono guardare al bicchiere mezzo pieno. È il caso di Mario Tosi che garantisce l’apertura dei suoi due locali, il Vip di via Perazzi e l’Araldo di via Maestra: «Nel primo – spiega – scenderemo da 197 posti a un centinaio circa, nel secondo da 80 a 50. Considerata l’affluenza del periodo posso dire che saranno più che sufficienti, anche se al Vip proprio da stasera proietteremo “Volevo nascondermi” (film di Giorgio Diritti incentrato sulla vita del pittore Antonio Ligabue con il quale l’attore Elio Germano ha ottenuto pochi giorni fa l’Orso d’Argento al Festival di Berlino), pellicola per la quale, in un momento “normale” potevo aspettarmi complessivamente 150 spettatori». Segnale evidente del momento difficile, coronavirus o meno, che stanno attraversando molte nostre sale.

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Luca Mattioli

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