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Ecco “Skippo!”. E il Faraggiana si apre alle “energie alternative”

Il teatro di corso della Vittoria ha aperto la nuova stagione con uno spettacolo voluto dalla direttrice artistica Lucilla Giagnoni e che ha visto la partecipazione degli studenti novaresi: «Un modo per far crescere le persone»

“Skippo” e più in generale il verbo “skippare” (italianizzazione dell’inglese “to skip”) nel gergo giovanile, soprattutto in ambito informatico, si utilizza quando si vuole saltare una procedura, andare avanti in un processo per giungere allo step successivo. Potrebbe essere associato anche alla fretta, alla voglia di arrivare, di recuperare il tempo perduto. Quel desiderio che molti giovani hanno di poter finalmente ritrovare la normalità dopo due anni di attività forzatamente ridotta dovuta all’emergenza pandemica. La stessa carica manifestata dai protagonisti di “Skippo!” appunto, lo spettacolo che giovedì sera – 27 ottobre – ha aperto la nuova stagione del Faraggiana.


Guidati da Lucilla Giagnoni, direttrice artistica del teatro di corso della Vittoria e lei stessa protagonista in scena insieme all’artista Christian Pascolutti e allo scrittore Alessandro Barbaglia, sul palcoscenico si sono mossi con estrema padronanza tanti studenti di istituti novaresi come il liceo Classico e Linguistico Carlo Alberto, il liceo delle Scienze umane Bellini, l’Artistico e coreutico Casorati e l’istituto tecnico Fauser, con l’intrusione di qualche “fuori quota” oggi già universitario.


Un’ora e mezza incalzante, dove i ragazzi hanno potuto mostrare le capacità apprese nel corso dei laboratori organizzati nelle scuole durante i lunghi mesi dove a loro era precluso il teatro. “Skippo!” ha mostrato, attraverso una serie di fatti e situazioni, la voglia dei giovani di voler sempre e comunque emergere, arrivare, portare una carica energetica nuova. Cosa che ben si sposa con “Energie alternative”, il titolo che il Faraggiana ha scelto per la stagione 2022-’23 e che anche in questa circostanza ha visto come serata inangurale uno spettacolo aperto alla partecipazione della città. Un modo, ha sottolineato alla fine Giagnoni, «per fare screscere le persone».


Nella stessa serata nel foyer del teatro il pubblico ha potuto ammirare la mostra “Teste tra le nuvole – I copricapi degli uccelli di Aristofane”, una serie di originalissimi cappelli ideati e realizzati dalla costumista Valeria Bosco insieme ai bozzetti preparatori utilizzati per lo spettacolo “Uccelli” andato in scena nel giugno scorso. L’allestimento sarà visitabile sino al prossimo 18 novembre, dal lunedì al venerdì, dalle 17 alle 19.

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Luca Mattioli

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