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Lo storico Giancarlo Andenna racconta “I natali che hanno fatto la storia” alla Biblioteca Negroni

La rassegna novarese dedicata ai libri natalizi termina giovedì 22 dicembre con un intervento del medievista Giancarlo Andenna per ripercorrere Natali di pace e di guerra

Giovedì 22 dicembre alle 17,45 i Giovedì letterari in biblioteca vi augurano buon Natale con la presentazione di “Tra guerra e pace” (Interlinea), un libro dedicato ai 25 dicembre che hanno fatto la storia, curato da Giacomo Rebecchi, con l’intervento di Giancarlo Andenna. L’evento, in collaborazione con l’Istituto Storico Fornara si svolge in Biblioteca Negroni, corso Cavallotti 6, con ingresso libero fino ad esaurimento posti.

L’attualità ci ha abituato di nuovo alla guerra e può essere di conforto ricordarsi che nella prima guerra mondiale il conflitto ebbe una tregua a Natale, data in cui sono successi altri eventi storici che questo libro raccoglie con i testi di testimoni e studiosi d’eccezione: dall’incoronazione di Carlo Magno e di Guglielmo il conquistatore al primo presepe di Francesco d’Assisi e a un tragico naufragio di Cristoforo Colombo, fino a George Washington che attraversa il fiume Delaware. In quei 25 dicembre la storia si è fatta sentire.

Dalla presentazione di Giancarlo Andenna, tra i massimi medievisti italiani e membro dell’Accademia dei Lincei: «Questo volume racconta ben sei celebri Natali, grazie ai testi di sette studiosi, avvenuti in mille e più anni di storia: dall’incoronazione di Carlo Magno, che se avesse saputo che cosa sarebbe derivato da quell’atto non si sarebbe neppure recato a messa, alle brevi ore di gioco della palla tra i combattenti delle opposte trincee durante la prima guerra mondiale. Ben quattro sono racconti di guerra: dalla conquista dell’Inghilterra da parte del duca di Normandia agli scontri tra indigeni e spagnoli nella terra da poco raggiunta da Cristoforo Colombo, da George Washington che attraversa nei giorni del Natale il fiume Delaware durante la guerra per l’indipendenza americana alla tregua tra combattenti nel fango delle trincee e alla necessità di sfidarsi a colpi di pallone e non di fucile. Unico racconto di vera pace e di luce che entra nel mondo è nelle pagine del francescano Tommaso da Celano, che testimonia l’iniziativa di san Francesco, mentre si trovava a Greccio, sui monti di Rieti, per realizzare il primo presepe vivente della storia cristiana.

Eccellenti sono gli autori, da Alessandro Barbero a Paolo Emilio Taviani, da Tommaso da Celano a David Hackett Fischer, da Michael Jurgs a Michel de Bouard e Gianni Granzotto, che mostrano nei loro racconti come sia possibile vivere un sereno tempo di accettazione della luce spirituale che viene nel mondo anche in questo Natale, che si preannuncia denso di difficoltà, di sacrifici e per certi versi molto più povero e buio dei due precedenti, anche se erano in qualche modo resi drammatici dalla pandemia.

Che la lettura dei racconti faciliti il trionfo della speranza in un futuro più giusto ed equilibrato, nel quale il messaggio evangelico possa essere pienamente realizzato».

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