Al Teatro Coccia “Il brutto anatroccolo” diventa un’opera lirica per ragazzi

In scena domenica la nuova produzione del Teatro novarese che trae spunto dalla celebre fiaba di Christian Andersen

Dopo “I viaggi di Gulliver” nel periodo di pandemia e “Cappuccetto rosso” lo scorso anno, il Teatro Coccia porta in scena “Il brutto anatroccolo”, la nuova produzione dedicata ai bambini e ai ragazzi tratta dalla celebre fiaba di Christian Andersen. Lo fa con le musiche scritte appositamente da Salvatore Passantino, il libretto di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi, la regia di Davide Garattini e le scenografie della giovane illustratrice Josephin Capozzi. In scena domenica 10 marzo alle 16, lunedì e martedì tre repliche per le scuole).

«Con quest’opera ho descritto la mia storia che è poi la storia di tutti noi» ha commentato l’autore Passantino che per il Coccia aveva già composto l’opera “Dormire forse guarire” dedicato al personale sanitario dell’ospedale Maggiore in periodo Covid. «È bello che il teatro di Novara investa sempre in qualcosa di nuovo» ha aggiunto. Un pensiero ripreso dal direttore d’orchestra Aram Khacheh (che si era classificato tra gli otto finalisti della prima edizione del ritrovato Premio Cantelli nel 2020): «Il Coccia è tra i pochi teatri in Italia che ha nuove composizioni in cartellone: questo è importante: io ho potuto rivivere quello che accadeva dell’800 con i nuovi autori che affiancavano i grandi compositori». Sulla produzione ha sottolineato: «All’inizio ero preoccupato, ma appena ho letto la partitura mi sono appassionato: una scrittura impegnativa che mette tutti gli interpreti di fronte a difficoltà ma che è anche stimolante».

«Il brutto anatroccolo è senz’altro tra le favole più famose al mondo che però ha sempre avuto una visione pessimistica – ha affermato il regista Garattini -. Questa composizione pone l’accento sui temi d’attualità che riguardano le nuove generazioni come il tema dell’inadeguatezza. Si toccano tematiche che investono giovani e famiglie oltre alle comunità coinvolte come la scuola».

La scenografa Capozzi ha invece spiegato che «la cicogna della favola in realtà è un aviatore che parla in napoletano a cui ho applicato delle ali simili a quelle di Leonardo da Vinci realizzate con una stoffa che ricorda i vecchi centrini delle nonne fatti a uncinetto. Il colore sarà un elemento dominante di tutte le scene».

Nel cast molti allievi dell’Accademia AMO: Francesca Mercuriali e Eleonora Filipponi che interpretano il ruolo della Madre; Xiaonsen Su interpreta il ruolo di uno dei Fratelli e del Gatto così come Nicola Di Filippo; ancora AMO per il ruolo della Sorella e di Fiammì interpretati da Daniela Collica e Francesca Pusceddu il primo Fratello è Stefano Paradiso; l’attore Nicola Ciulla sarà la Cicogna e il Muto. 

L’opera sarà preceduta da un appuntamento nuovo inserito nel progetto AlfaBeto Culturale del Teatro Coccia D come Dipingiamo un’Opera d’Arte, Chagall e il Sogno – laboratorio di pittura a cura di Associazione “ArteLab” aperto a tutta la famiglia a ingresso libero e gratuito, sabato 9 Marzo alle 16.30 nell’Istituto Musicale della Canonica del Duomo di Novara: si entra nel mondo di Chagall per scoprire l’importanza di tanti animali, protagonisti delle sue opere. Capre rosse, animali che volano senza avere le ali, uccelletti dallo strano piumaggio, bovini principi della scena… a loro l’artista consegna un ruolo da protagonisti. Grazie ad acquerelli e pastelli a cera si ricostruisce un mondo colorato e originale, seguendo l’insegnamento di Chagall.

Info e e biglietti QUI

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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