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Pentenero scalda il popolo del Pd: «In Piemonte la partita non è affatto decisa». E lancia i tre candidati

La candidata alla presidenza della Regione a Novara per sostenere la corsa di Domenico Rossi, Milù Allegra e Lucia Caruso. Annunciati anche due candidati alle Europee

«La partita non è affatto decisa, ma è appena iniziata. Spetta a noi cambiare la narrazione di questa campagna elettorale». Gianna Pentenero, alla sua prima uscita novarese da candidata del Pd (e di altre quattro liste, Avs, +Europa, Demos e una “civica”) alla presidenza della Regione Piemonte, ha cercato di scaldare il popolo “dem” e più in generale del centrosinistra in vista dell’appuntamento con le urne del prossimo giugno.

Nel pomeriggio di ieri, sabato 20 aprile, al Parco del Welfare di Veveri davanti a una platea di militanti e simpatizzanti (tra cui diversi candidati sindaci) da Pentenero non è partito un attacco diretto al suo principale avversario, l’attuale governatore Alberto Cirio («Lui sa rendersi anche simpatico – ha detto – ma è quello che gli sta intorno che non piace alla gente»), ma alla politica complessiva del centrodestra per come non abbia affrontato diversi problemi in questi anni e per come abbia ridotto la sanità piemontese, che al termine del mandato di Sergio Chiamparino si trovava al vertice della graduatoria secondo gli indicatori Lea, mentre ora è sesta – settima».

Nonostante un recente sondaggio accrediti all’ex europarlamentare di Alba oltre il 50% dei voti e a lei meno della metà. Pentenero ha invitato tutti a insistere con una campagna elettorale vecchio stampo («Siamo partiti dopo, siamo in salita, ma le sensazioni sono diverse rispetto a quelle di un paio di settimane fa»), battendo il chiodo su quell’enorme fascia di elettori che da tempo non partecipa più al voto e sui giovani che eserciteranno questo diritto per la prima volta.

Un programma ancora in divenire, che riguarderà ovviamente molto sulla sanità: «Andremo tutti quanti non dentro ma davanti agli ospedali. Per parlare con gli operatori e la gente». E poi il lavoro: «Alla manifestazione dei lavoratori di Stellantis della scorsa settimana ho visto sfilare insieme agli operai anche tanti imprenditori. Questo è un segnale importante».

Una campagna elettorale sulla quale hanno fatto irruzione diversi temi etici, per i quali Pentenero ha suggerito che vadano «trattati con grande delicatezza e non strumentalizzati. Le donne devono essere sostenute a tutto tondo e sempre». In ambito più novarese Pentenero sulla vicenda del nuovo ospedale ha ammesso di «non possedere una ricetta magica, ma la volontà di affrontare i problemi e cercare di trovare delle soluzioni che siano percorribili», rispondendo poi indirettamente anche al Movimento 5 Stelle su un tema che, a detta dei “grillini” sarebbe stato l’elemento che avrebbe impedito la realizzazione di un “campo largo” all’appuntamento con le regionali: «Lo strumento del partenariato pubblico – privato viene utilizzato all’interno di un percorso che inizia e finisce. Se una gara termina deserta vuol dire che qualcosa non ha funzionato e allora bisogna individuare i correttivi necessari».

Sul palco Domenico Rossi, segretario piemontese del Pd e candidato in consiglio regionale nella circoscrizione di Novara insieme alla consigliera comunale Milù Allegra e Lucia Caruso – candidata anche alle comunali di Arona -, ha parlato a tutto tondo di sanità, ma anche di consumo di suolo (spalleggiato da dirigente del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Borgomanero, Davide Colombo, e da Carlo Ferro, referente del Comitato per Pernate), ma anche di altri temi più volte affrontati come quello della legalità e del contrasto al gioco d’azzardo, ricordando come «nel nostro territorio la spesa pro capite per l’assistenza sanitaria sia più bassa che in altre province piemontesi».

E se gli altri intervenuti, la segretaria regionale dei Giovani democratici Elena Accossato e l’ex parlamentare Davide Mattiello, saranno in corsa per le europee (oggi saranno annunciati gli altri due candidati) l’appello finale di Allegra e Caruso è stato rivolto «alla ricerca di volontari che ci aiutino in questa campagna elettorale» e hanno anche dichiarato di essere «stufe di vedere uomini che parlano del corpo delle donne o di argomenti come l’aborto: sono diritti e spetta a noi decidere».

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Luca Mattioli

Luca Mattioli

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