Settore vinicolo in crisi: «Misure per la gestione delle eccedenze»

Settore vinicolo in crisi: «Misure per la gestione delle eccedenze». A fronte delle numerose difficoltà incontrate dal settore vinicolo nelle settimane del lockdown, Confagricoltura Piemonte sollecita il governo a emanare particolari misure per la gestione delle eccedenze della produzione.

Lo ha fatto sapere Marco Allasia, presidente regionale della maggiore organizzazione del settore, dopo aver indirizzato nei giorni scorsi all’assessore all’Agricoltura subalpino Marco Protopapa una lettera per chiedere un’attenzione particolare alle problematiche del comparto, uno fra i più colpiti dall’emergenza covid, con una particolare attenzione sul problema originato dall’aumento delle giacenze di alcuni vini dovute alla mancata vendita per la chiusura degli esercizi ristorativi e alla difficoltà di collocarli sui mercati esteri.

 

 

«La riduzione volontaria delle rese per la produzione di vini doc e docg – ha spiegato Allasia – è di interesse per le nostre imprese, ma molto dipenderà dal contributo ministeriale per fare tutto ciò».

«Confagricoltura – ha aggiunto il direttore Ercole Zuccaro – chiede un sostegno diversificato la riduzione parziale delle rese e disincentivare la produzione di vini generici, piuttosto limitata in Piemonte ma più diffusa in altre realtà, per riequilibrare le giacenze».

In ogni caso sempre per Confagricoltura sarà fondamentale agire in fretta. Lo ha ribadito il presidente dei produttori vinicoli piemontesi, Gianluca Denaria: «E’ importante in primo luogo per quelle denominazioni che manifestano segnali di eccessiva pesantezza di mercato, di evitare fenomeni speculativi in occasione della vendemmia, perché i viticoltori, in caso di esaurimento della loro capacità di stoccaggio, non saprebbero come collocare il nuovo prodotto».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Luca Mattioli

Luca Mattioli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Settore vinicolo in crisi: «Misure per la gestione delle eccedenze»

Settore vinicolo in crisi: «Misure per la gestione delle eccedenze». A fronte delle numerose difficoltà incontrate dal settore vinicolo nelle settimane del lockdown, Confagricoltura Piemonte sollecita il governo a emanare particolari misure per la gestione delle eccedenze della produzione. Lo ha fatto sapere Marco Allasia, presidente regionale della maggiore organizzazione del settore, dopo aver indirizzato nei giorni scorsi all’assessore all’Agricoltura subalpino Marco Protopapa una lettera per chiedere un’attenzione particolare alle problematiche del comparto, uno fra i più colpiti dall’emergenza covid, con una particolare attenzione sul problema originato dall’aumento delle giacenze di alcuni vini dovute alla mancata vendita per la chiusura degli esercizi ristorativi e alla difficoltà di collocarli sui mercati esteri.     «La riduzione volontaria delle rese per la produzione di vini doc e docg - ha spiegato Allasia - è di interesse per le nostre imprese, ma molto dipenderà dal contributo ministeriale per fare tutto ciò». «Confagricoltura - ha aggiunto il direttore Ercole Zuccaro - chiede un sostegno diversificato la riduzione parziale delle rese e disincentivare la produzione di vini generici, piuttosto limitata in Piemonte ma più diffusa in altre realtà, per riequilibrare le giacenze». In ogni caso sempre per Confagricoltura sarà fondamentale agire in fretta. Lo ha ribadito il presidente dei produttori vinicoli piemontesi, Gianluca Denaria: «E’ importante in primo luogo per quelle denominazioni che manifestano segnali di eccessiva pesantezza di mercato, di evitare fenomeni speculativi in occasione della vendemmia, perché i viticoltori, in caso di esaurimento della loro capacità di stoccaggio, non saprebbero come collocare il nuovo prodotto».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata