Oltre cinquanta persone, tra ospiti e volontari della Casa di Giorno, hanno partecipato a una gita fuori porta a Bellinzago, trascorrendo insieme una giornata all’insegna della condivisione, della cultura e del contatto con la natura.
La mattinata si è aperta con l’accoglienza da parte del parroco don PierAngelo Cerutti nell’oratorio Vandoni, dove don Natale Allegra ha celebrato la messa nella chiesa di San Giovanni Bosco. A seguire, un pranzo comunitario preparato dalle volontarie dell’oratorio, molto apprezzato da tutti i presenti.
Nel pomeriggio il gruppo ha raggiunto il Mulino Vecchio, all’interno del Parco del Ticino. Qui, accompagnati dal curatore Alessandro Puccia, hanno potuto visitare la mostra fotografica “Gocce – Il viaggio dell’acqua”, prima di scoprire gli ambienti e la storia del mulino grazie ai volontari dell’Ente Parco. Una passeggiata sotto il sole settembrino ha poi concluso la giornata, con il rientro garantito dai mezzi “Nonnobus”.
«Il nostro ringraziamento va al parroco Cerutti, alle volontarie dell’oratorio Vandoni, al fotografo Puccia e all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e Lago Maggiore per la disponibilità e l’ospitalità», ha commentato Luciano Chiesa, presidente della Casa di Giorno, sottolineando anche il ruolo prezioso dei volontari, “presenza certa anche al di fuori della sede”.
Un entusiasmo condiviso anche da Federica Mingozzi, consigliera e guida: «La ripresa delle attività dopo la pausa estiva non poteva che iniziare in maniera dirompente. Questa prima uscita rilancia un ciclo di gite che continuerà nei prossimi mesi: conoscere, divertirsi e capire restano le nostre parole d’ordine».
Il valore della giornata è stato ribadito dai volontari, come Maria Rizzotti: «Ognuno di noi ha accompagnato due ospiti, garantendo assistenza e serenità negli spostamenti, ma soprattutto la possibilità di vivere insieme le tante cose belle che ci ha regalato questa esperienza».
Per gli ospiti, la gita è stata anche occasione di memoria. «È stato emozionante rivedere e toccare gli attrezzi che usavo cinquant’anni fa nei campi», ha ricordato con commozione Gian Carlo Marangon.
A sottolineare l’importanza di queste uscite è stata anche l’animatrice Ilaria Lombardo: «Far riemergere i ricordi, promuovere l’aggregazione e il divertimento è tra le attività più richieste: giornate come questa dimostrano quanto sia prezioso offrire occasioni di scoperta e socialità ai nostri ospiti».