È tornato in consiglio comunale il tema della sicurezza e del decoro dell’area della stazione ferroviaria di Novara. A sollevarlo è stato il gruppo del Movimento 5 Stelle, con un’interrogazione firmata dai consiglieri Mario Iacopino e Francesco Renna, che chiedevano chiarimenti sulle azioni di controllo, sul monitoraggio della percezione di insicurezza e sull’assenza di iniziative culturali promesse per la riqualificazione della zona.
A rispondere è stato l’assessore alla Sicurezza Luca Piantanida, che ha illustrato l’attività svolta dalla polizia locale. «L’amministrazione monitora costantemente l’area – ha spiegato – e ha istituito un nucleo di otto agenti, di cui due in borghese, operativi soprattutto nel pomeriggio e in serata, fino alle 22, dal lunedì al sabato». Piantanida ha elencato gli interventi effettuati tra il 27 gennaio e il 14 settembre, ricordando anche il progetto di riqualificazione di piazza Garibaldi promosso dall’associazione Rest Art, che aveva manifestato l’intenzione di recuperare l’ex chiosco edicola, con un contributo comunale di 5.000 euro poi non utilizzato.
Secondo l’assessore, il tema del degrado nelle aree delle stazioni «è diffuso su scala nazionale, dalle grandi alle medie città» e le misure adottate a Novara «sono in linea con quanto già sperimentato altrove. La piazza, inoltre, presenta tuttavia limiti strutturali, in particolare l’elevata rumorosità dovuta al traffico, che la rendono poco adatta a ospitare eventi. Sono state comunque sperimentate visite guidate e spettacoli teatrali, mentre le proposte per piccoli mercati non hanno finora raccolto adesioni» ha aggiunto.
«L’amministrazione – ha concluso Piantanida – intende proseguire con interventi di decoro in dialogo con Rfi, valutando anche progettualità legate ad attività motorie all’aperto: i giardini della stazione potrebbero diventare un luogo da valorizzare». Di tono critico la replica del capogruppo pentastellato Mario Iacopino, secondo cui «tutto quello che è stato fatto finora non basta». «Lo dicono i residenti e i pendolari – ha affermato – che non si sentono tranquilli. Tra annunci, progetti e promesse, la realtà resta la stessa: presidio insufficiente, microcriminalità, spazi degradati e illuminazione scarsa».
Iacopino ha riconosciuto l’impegno della polizia locale ma ha ribadito la necessità di una strategia più ampia: «Servono più manutenzione del verde, una segnaletica chiara e una visione di sicurezza non solo repressiva, ma anche costruita con cultura e partecipazione. Avete parlato di eventi, ma finora abbiamo visto solo lumache e installazioni di plastica. Se un luogo è aperto e vissuto diventa più sicuro: serve un progetto condiviso con Rfi, associazioni e commercianti. Non nuove promesse, ma coerenza con quanto scritto nel Dup».
Una risposta
I nuclei operativi di agenti dovrebbero essere in funzione
più a lungo e tutti i giorni