Si sgancia la cabina della funivia sul Mottarone. Le vittime salgono a 14. È morto anche il bambino di 6 anni che era stato ricoverato al Regina Margherita di Torino, oltre a un altro di 2 anni deceduto sul colpo. Un terzo di 5 anni, fratellino di quello di 2, ha subito un trauma cranico, uno toraco-addominale e la frattura di entrambe le gambe ed è stato sottoposto a intervento chirurgico.
La tragedia è avvenuta nella tarda mattinata di domenica 23 maggio. Nella cabina, precipitata in mezzo ai boschi, c’erano 15 persone. La procura di Verbania ha disposto il sequestro della funivia e ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.
Impegnati sul posto Vigili del fuoco, Soccorso alpino e speleologico piemontese oltre a due eliambulanze e le squadre a terra che si sono trovati di fronte a uno scenario apocalittico.
«C’è un cavo tranciato, gli altri sono intatti, ma le questioni tecniche competono ad altri – ha detto ad Ansa il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania -. Al momento non risultano problemi di manutenzione, ma faremo tutti gli accertamenti possibili. Secondo le prime ricostruzioni, il cavo portante si è staccato all’altezza dell’ultimo pilastro e, nonostante dovrebbero esserci dispositivi di sicurezza, la cabinovia si è staccata. La cabinovia è rotolata a valle, finendo la corsa contro gli alberi. Gli altri cavi, invece, non risultano danneggiati».
«Il Ministero ha istituito una commissione su quanto accaduto e ha già avviato le verifiche sui controlli che sono stati svolti nel passato sull’impianto». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Enrico Giovannini al Tg1. «Si tratta di un evento drammatico che stiamo seguendo con la massima attenzione. Non appena informato ho preso contatto con il prefetto di Verbania-Cusio-Ossola che insieme al questore si stava recando sul luogo del disastro. Poi ho parlato con la capo dipartimento dei Vigili del fuoco e con il capo dipartimento della Protezione Civile. Il nostro pensiero va a chi ha perso la vita nell’incidente, ai bambini trasportati all’ospedale di Torino e alle loro famiglie».
Sul luogo della tragedia anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vice presidente Fabio Carosso e l’assessore ai Trasporti e alla Protezione Civile Marco Gabusi. «Siamo sconvolti. Ci stringiamo forte alle famiglie delle vittime e preghiamo per i due bambini feriti con ogni speranza possibile nel cuore. È una tragedia enorme che ci toglie il fiato» ha detto Cirio.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Il tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita. Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l’Italia. A questi sentimenti si affianca il richiamo al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone».
Il cordoglio del presidente del Consiglio Mario Draghi: «Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente della funivia Stresa – Mottarone. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bimbi rimasti gravemente feriti e ai loro familiari».
La funivia è stata aperta il 24 aprile dopo il periodo di chiusura dovuta alle restrizioni Covid. Nel 2014 l’impianto era stato completamente revisionato e poi inaugurato nel 2016.
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