Filcams Cgil e Uiltucs Uil, dopo l’ordinanza del presidente della Regione Cirio, con la quale viene stabilita la chiusura degli esercizi commerciali per il pomeriggio del giorno di Pasqua e per tutta la giornata di Pasquetta, a fronte della richiesta di stop per 48 ore avanzata dalle sigle sindacali di categoria, hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori del commercio alimentare per la mattina di Pasqua. Una decisione non condivisa dalla Fisascat Cisl.
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«Dopo la firma del presidente della Regione – dice Mattia Rago della Fisascat Piemonte Orientale – sicuramente abbiamo avuto perplessità sulla decisione di tenere aperti i punti vendita nella mattinata di Pasqua, però crediamo che, in parte, ha accolto le nostre richieste. In questo momento lo sciopero, per quanto ci riguarda, non è una strada percorribile. Continueremo, come abbiamo sempre fatto sino ad oggi, a mantenere alta l’attenzione sulla salute e la sicurezza di tutti i lavoratori che operano durante questa emergenza».
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