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Sant’Agabio, gesto vandalico nella chiesetta della Madonnina

Ignoti, nella notte fra mercoledì e stamane, giovedì 22 settembre, hanno sfondato la porta del piccolo edificio che si affaccia in via della Riotta sottraendo alcuni quadri, poi ritrovati nel vicino parchetto, ma provocando danni per diverse migliaia di euro

Gesto vandalico la scorsa notte a Sant’Agabio. Ignoti hanno infatti sfondato la porta della chiesetta della Madonnina, il piccolo edificio religioso che si affaccia si via della Riotta, a pochi metri dalla chiesa parrocchiale, sottraendo alcuni quadri, poi ritrovati sfregiati nel vicino parchetto.


Ad accorgersi dell’accaduto, ha raccontato il parroco, don Massimo Volpati, «è stata questa mattina all’alba la signora che viene per le pulizie. Il fatto dev’essere accaduto nel cuore della notte, perché nessuno fra quelli che abitano qui vicino hanno avvertito rumori sospetti, almeno sino alla tarda serata di ieri».


Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, che hanno effettuato i rilievi del caso e avviato le indagini per risalire ai responsabili: «Si è trattato quasi certamente del gesto di qualche “balordo” – ha aggiunto con amarezza il presbitero – Forse pensava di trovare qualche spicciolo nella cassetta delle offerte, ma solitamente non lasciamo soldi. Così ha sottratto i quadri alle pareti, dipinti ottocenteschi di una certa importanza perché erano il frutto di diverse donazioni da parte di fedeli del quartiere».


Dipinti che, dopo essere stati sfregiati, sono stati abbandonati nel vicino parchetto. Nessun altro oggetto sacro risulterebbe sottratto e intatta, conservata in una teca, è rimasta anche la statua di San Pantaleone, tanto caro alla comunità limbadese residente a Sant’Agabio». I danni, da un prima stima, ammonterebbero a diverse migliaia di euro, «ma quello che più ci ha ferito – ha concluso don Massimo – è la gravità di un gesto simile».

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Luca Mattioli

Luca Mattioli

Una risposta

  1. Bisogna trovarli e punirli con qualche anno di carcere duro così imparano ,altro che balordi,di tratta di un gesto inqualificabile

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