Rubavano merce ogni giorno dal centro Esselunga di Biandrate: 4 indagati per furto e associazione a delinquere

L'attività andava avanti dal 2023. La Polizia ha individuato la banda composta da tre dipendenti del polo logistico e un complice. Coinvolta anche la moglie di uno di loro

Rubavano ogni giorno merce di valore dal centro di distribuzione Esselunga di Biandrate, per poi nasconderla e rivenderla. Sotto accusa tre dipendenti e un complice esterno. Un danno quotidiano da almeno duemila euro, che secondo gli investigatori andava avanti dal settembre 2023, e che oggi ha portato la Polizia di Stato di Novara a eseguire perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di quattro persone indagate per associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile, le indagini – coordinate dalla Procura della Repubblica – sono partite da una denuncia presentata dal responsabile della sicurezza del sito. A finire sotto accusa, due carrellisti e un capo turno, dipendenti di una ditta di logistica attiva all’interno centro Esselunga: i tre – un italiano incensurato di 36 anni, un cittadino originario dello Sri Lanka di 46 anni con un precedente per reati contro la persona, e un ucraino incensurato di 49 anni, tutti residenti a Novara – avrebbero agito con la complicità di un altro lavoratore: un 32enne italiano incensurato residente nel milanese, dipendente di una società di distributori automatici incaricata di rifornire i distributori presenti nel centro.

Il meccanismo era semplice e ripetuto: durante i turni mattutini, i tre dipendenti avrebbero sottratto bancali di prodotti di valore – alcolici, generi alimentari, ma anche articoli legati alla raccolta premi “Fidaty” – per poi consegnarli al complice, che li caricava su un furgone utilizzato per lavoro, portandoli all’esterno dell’impianto. Parte della refurtiva veniva poi divisa tra i componenti della banda, il resto tenuto per sé dal 32enne. Tutta la merce sarebbe stata nascosta nelle abitazioni private degli indagati, tra Novara e Rho (Mi).

Le indagini hanno inoltre coinvolto anche la moglie di uno dei carrellisti, accusata di aver aiutato il marito nella gestione della merce rubata, custodita in casa.

Secondo le stime il valore complessivo sottratto è quantificabile in diverse decine di migliaia di euro. Durante le perquisizioni, la Polizia ha sequestrato merce di vario genere per un valore stimato di almeno 50.000 euro.

Agli indagati è stato notificato l’invito a presentarsi davanti al Gip per l’interrogatorio.

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Rubavano merce ogni giorno dal centro Esselunga di Biandrate: 4 indagati per furto e associazione a delinquere

L’attività andava avanti dal 2023. La Polizia ha individuato la banda composta da tre dipendenti del polo logistico e un complice. Coinvolta anche la moglie di uno di loro

Rubavano ogni giorno merce di valore dal centro di distribuzione Esselunga di Biandrate, per poi nasconderla e rivenderla. Sotto accusa tre dipendenti e un complice esterno. Un danno quotidiano da almeno duemila euro, che secondo gli investigatori andava avanti dal settembre 2023, e che oggi ha portato la Polizia di Stato di Novara a eseguire perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di quattro persone indagate per associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile, le indagini – coordinate dalla Procura della Repubblica – sono partite da una denuncia presentata dal responsabile della sicurezza del sito. A finire sotto accusa, due carrellisti e un capo turno, dipendenti di una ditta di logistica attiva all’interno centro Esselunga: i tre – un italiano incensurato di 36 anni, un cittadino originario dello Sri Lanka di 46 anni con un precedente per reati contro la persona, e un ucraino incensurato di 49 anni, tutti residenti a Novara – avrebbero agito con la complicità di un altro lavoratore: un 32enne italiano incensurato residente nel milanese, dipendente di una società di distributori automatici incaricata di rifornire i distributori presenti nel centro.

Il meccanismo era semplice e ripetuto: durante i turni mattutini, i tre dipendenti avrebbero sottratto bancali di prodotti di valore – alcolici, generi alimentari, ma anche articoli legati alla raccolta premi “Fidaty” – per poi consegnarli al complice, che li caricava su un furgone utilizzato per lavoro, portandoli all’esterno dell’impianto. Parte della refurtiva veniva poi divisa tra i componenti della banda, il resto tenuto per sé dal 32enne. Tutta la merce sarebbe stata nascosta nelle abitazioni private degli indagati, tra Novara e Rho (Mi).

Le indagini hanno inoltre coinvolto anche la moglie di uno dei carrellisti, accusata di aver aiutato il marito nella gestione della merce rubata, custodita in casa.

Secondo le stime il valore complessivo sottratto è quantificabile in diverse decine di migliaia di euro. Durante le perquisizioni, la Polizia ha sequestrato merce di vario genere per un valore stimato di almeno 50.000 euro.

Agli indagati è stato notificato l’invito a presentarsi davanti al Gip per l’interrogatorio.

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