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Pubblicato il bando del nuovo ospedale, il sindaco Canelli: «Attenzione alla legalità»

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Dopo vent’anni di lavoro lunghi e tormentati, ieri, martedì 16 giugno 2020, l’ospedale di Novara ha posato la prima simbolica pietra per la realizzazione della nuova Città della salute e della scienza. Il bando di gara è stato pubblicato e la procedura può finalmente dirsi iniziata.

Ad aprire la conferenza di ieri è stato il direttore generale Mario Minola che, ancora una volta, ha fatto un exursus della storia dell’ospedale, dai palazzi seicenteschi al primo progetto di nuovi edifici da parte di Alessandro Antonelli fino all’attuale avvio di gara: una procedura per la quale saranno necessari un anno e mezzo per l’aggiudicazione e quattro anni i lavori.

Il rettore dell’università del Piemonte Orientale, Giancarlo Avanzi, ha invece affermato che «noi contribuiremo alla realizzazione del nuovo ospedale anche con un intervento finanziario: 20 milioni di euro già accantonati e altrettanti saranno investiti nei prossimi anni. Sarà un ospedale integrato anche grazie al fatto che da anni abbiamo superato l’antagonismo medici tra universitari e ospedalieri: siamo collaborativi e questo tutto a vantaggio della struttura evitando doppioni tra i reparti.

Il sindaco doi Novara Alessandro Canelli ha analizzato diversi temi soffermandosi sulla questione della legalità: «Questo momento rappresenta un passaggio cruciale, non possiamo permetterci che il primo anello della catena, quella della legalità, abbia dei problemi: dobbiamo mettere in atto tutti gli strumenti di controllo degli appalti e in particolare dei subappalti; questo vale non solo per l’ospedale, ma anche per un controllo più specifico di tutte le attività insediative che si svilupperanno di conseguenza».

 

 

«L’impatto che quest’opera avrà sul nostro territorio sarà straordnario – ha proseguito Canelli –  in seguito alla creazione di una catena di valore che tocca l’aspetto sanitario arrestando la migrazione in Lombardia; sociale sulla comunità che avrà una percezione di sicurezza con un Hub di quadrante a casa propria; economico con una filiera di attività da integrare; e poi scientifico e urbanistico».

Il primo cittadino ha poi parlato del recupero dell’area del vecchio ospedale: «Ho igà preso contatti con tutti i gruppi consiliare di maggioranza e e minoranza per l’attivazione di uno strumento partecipativo: chiameremo al tavolo enti e associazioni cittadine che dovranno immaginare qualwe destinazione potrebbe avere quell’area, dare linee guida per la valorizzazione tenendo conto delle esigenze dell’azienda. Inseguito lanceremo un concorso di idee a livello internazionale».

Alla presentazione del bando ha partecipato anche l’assessore regionale alal Sanità, Luigi Icardi il quale ha dichiarato che «dopo la revisione del piano di finanziamento, abbiamo ridotto di 100 milioni di euro il costo a carico dell’azienda; denaro che verrà impiegato a tutela della salute. Penso che questo progetto cambierà il volto della città: sarà un ospedale di nuova concezione che, alla luce dell’emergenza sanitaria, terrà conto anche di aree di decontaminazione rese necessarie durante la pandemia. In Piemonte abbiamo da poco concluso la mappatura di tutti gli ospedali dismessi e che non si riescono a vendere: avere un’idea di progetto sul vecchio ospedale è un segno di lungimiranza».

Il bando di gara

Le domande dovranno essere presentate in formato elettronico entro il 15 settembre 2020. Si potrà partecipare in forma singola o associata presentando tuna serie di requisiti richiesti dal bando che vanno dalla solidità finanziaria all’esperienza profesisonale.

La gara verrà affidata con il criterio economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità prezzo.

La stipulazione del contratto di project financing (che avrà una durata di 21 anni, 4 di progettazione e realizzzione e 17 di concessione) avverrà alla conclusione, con esito positivo, dell’approvazione del progetto definitivo e contestualmente sarà sottoscritto il contratto di finanziamento tra il concessionario e il finanziatore del progetto.

Il costo dell’intervento è di 322 milioni di euro comprensivi di spese tecniche e oneri; il contributo pubblico è di 100 milioni di euro, 95 a carico del ministero delal Salute, 5 milioni dalla Regione.

La struttura a forma di L sarà composta da cinque piani fuori terra e un seminterrato comprensiva di: 711 posti letto, 11 sale chirurgiche, sale di chirurgia diurna e cardiovascolare, la casa della donna e del bambino, il complesso universitario con laboratori, biblioteca e centro cogressi. A questo si aggiungono 3120 parcheggi per auto e 100 per cicli e motocicli di cui 220 gratuiti, gli altri con tariffa oraria, giornaliera e mensile.

Il bando è reperibile al link https://trasparenza.maggioreosp.novara.it/archivio11_bandi-gare-e-contratti_0_531564_876_1.html

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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