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Provincia: 920 mila euro per la riqualificazione di Palazzo Natta e Palazzo Tornielli

Gli interventi nei due principali beni del patrimonio dell'ente presentati questa mattina dal presidente Binatti e dalla vice Leoni. Altre risorse in entrata attraverso il piano delle alienazioni

Quasi un milione di euro, per la precisione 920 mila. E’ la somma che la Provincia di Novara è riuscita ad avere a sua disposizione attraverso i fondi previsti dal decreto del Ministero delle Finanze del 2020 e legati al protocolli del Covid 19. Risorse che sono state destinate per programmare diverse opere di manutenzione nei due principali immobili di sua proprietà, Palazzo Natta, sua storica sede istituzionale, e il vicino Palazzo Tornielli, di via Mario Greppi. I dettagli sono stati illustrati questa mattina, mercoledì 9 febbraio, dal presidente Federico Binatti e dalla sua vice, Michela Leoni, intervenuta in veste di consigliera delegata al Patrimonio. Con loro il responsabile del settore, Adriano Zanetti.


Da diversi anni, hanno detto Binatti e Leoni, si rendevano necessari particolari interventi, sia per la valorizzazione dei due edifici, sia per motivi di sicurezza negli ambienti di lavoro, a tutela del personale e non solo. In quest’ottica, è stato specificato, «la programmazione dei lavori per Palazzo Natta è stata individuata attraverso una serie di affidamenti diretti per un importo di 320 mila euro che hanno interessato il restauro delle gelosie del quadriportico e del lato verso corso Mazzini; e poi opere di tinteggiatura interna, il rinnovamento degli intonaci, l’impianto di climatizzazione e la messa insicurezza del soffitto di una stanza al secondo piano.


Più consistente invece – 600 mila euro – la spesa destinata a Palazzo Tornielli, con il restauro e il risanamento della copertura; e poi opere di adeguamento ai protocolli Covid 19 e anche qui tinteggiature e restauro di gelosie. Tornando a Palazzo Natta, ha sottolineato Binatti, sarà importante riqualificare anche il giardino, «per renderlo più funzionale in caso di eventi culturali».


A fronte di queste uscite sono da registrare anche delle entrate, dovute al favorevole esito di una parte del piano delle alienazioni, ossia la vendita di i alcuni beni di proprietà ritenuti non più necessari e che l’ente ha deciso di collocare sul mercato immobiliare. Questa voce interessa la Casa cantoniera di Arona (115 mila euro), due posti auto nel condominio di corso Cavallotti (50 mila), una parte di un appezzamento di terreno ancora ad Arona (20 mila), mentre, sempre nella località del lago Maggiore, deve essere autorizzata l’alienazione di un ufficio di 200 metri quadri nel condominio Paradiso di via XX Settembre. A fronte di un valore stimato di 160 mila euro al momento giunta un’offerta di 100 mila.

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Luca Mattioli

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