Non si placano le polemiche sull’assegnazione e l’utilizzo degli impianti sportivi comunali, che a Novara si confermano terreno di scontro politico. A riaccendere il dibattito è il gruppo consiliare del Partito Democratico che torna ad attaccare il vicesindaco e assessore allo Sport Ivan De Grandis accusandolo di gravi ritardi nella pubblicazione e gestione del bando per l’assegnazione delle palestre cittadine per la stagione sportiva 2025/2026.
«A metà settembre le società sportive novaresi si trovano ancora senza certezze sugli spazi delle palestre comunali» denunciano i consiglieri del Pd -. Il bando, non solo è stato diffuso in forte ritardo, ma ad oggi non si conoscono ancora gli esiti delle assegnazioni. Questa situazione sta creando enormi difficoltà alle realtà sportive cittadine: molte associazioni non riescono a programmare i corsi, avviare i tesseramenti o confermare gli istruttori, mentre famiglie e atleti restano nell’incertezza a stagione ormai iniziata. Mentre in altre città la programmazione è già stata chiusa da settimane, a Novara regna il caos».
Secondo l’opposizione, si tratta di un ritardo «inaccettabile» che colpisce «centinaia di bambini, ragazzi e famiglie che attendono risposte». I consiglieri dem accusano De Grandis di mostrare «scarsa attenzione per un settore vitale della vita cittadina, che non riguarda solo l’attività sportiva ma anche educazione, socialità e inclusione» e invocano «un cambio di passo per restituire dignità e rispetto al mondo dello sport novarese».
Non si è fatta attendere la replica del vicesindaco, che respinge con forza le accuse e rivendica il lavoro svolto dagli uffici. «Abbiamo fatto tutti i passaggi spiegati chiaramente anche nella Commissione consiliare dedicata allo sport e già da domani verranno comunicati i nuovi orari alle società sportive» afferma Ivan De Grandis.
«Abbiamo lavorato per azzerare le solite discussioni che ogni anno accompagnano le assegnazioni attraverso un nuovo bando con punteggi oggettivi e una commissione tecnica incaricata di valutare le domande, seguendo linee guida condivise».
Linee guida che, sottolinea l’assessore, hanno posto al centro «la tutela delle fragilità – garantendo spazi a chi lavora con i diversamente abili – e una maggiore equità nella distribuzione, considerando dimensioni delle società, numero di tesserati, storicità e campionati disputati. Tutti hanno avuto i propri spazi e l’attività sportiva a Novara non si è mai interrotta» aggiunge De Grandis, respingendo l’accusa di “caos” come «una realtà che non esiste».
L’assessore chiude con un appello alle stesse società sportive: «Per il prossimo anno mi auguro che possano lavorare meglio in rete e presentare richieste proporzionate alle reali necessità. In alcuni casi arrivano domande esagerate in tutti gli impianti, chiedendo indiscriminatamente “di tutto e di più”, che inevitabilmente complicano il lavoro di chi deve procedere alle assegnazioni».
De Grandis rivendica infine l’impegno dell’amministrazione: «Sto incontrando personalmente tutte le società e nessuna ha espresso lamentele. Le società conoscono bene il percorso avviato e sanno che questa amministrazione sta investendo come nessun’altra in passato: nuove palestre, impianti riqualificati, sport inclusivo e spazi innovativi».