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Tentato omicidio, rapina e furto a Sant’Agabio. Chiesto il rinvio a giudizio per un 18enne

I.M., tunisino residente nel capoluogo, ora in carcere accusato di due aggressioni risalenti allo scorso 22 giugno che si sarebbero consumate fra il rione di Sant’Agabio e la stazione ferroviaria

E’ accusato di duplice tentato omicidio, ma anche di rapina e furto. La procura di Novara ha chiesto il rinvio a giudizio di I.M., tunisino di 18 anni residente nel capoluogo, ora in carcere accusato di due aggressioni risalenti allo scorso 22 giugno. Si sarebbero consumate fra il rione di Sant’Agabio e la stazione ferroviaria. Il difensore del giovane ha proposto un’istanza di giudizio abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica, cui si è opposto il pm per la mancanza di precedenti segnalazioni di problemi o disagio psicologico del giovane. Il giudice ha rinviato a metà febbraio per prendere una decisione.

Al centro dell’indagine alcuni episodi avvenuti nell’arco di ventiquattro ore. La mattina del 22 giugno due giovani pakistani, di passaggio a Novara e in attesa del treno per Biella, sono stati avvicinati in stazione da un gruppo di ragazzi, anche loro stranieri, che hanno chiesto soldi. A seguito del rifiuto ne è nato un litigio e all’improvviso è comparso anche un coltello, col quale è stato colpito al torace e al braccio uno dei pakistani. Aiutato dall’amico, che ha anche chiamato i soccorsi, s è trascinato in piazza Garibaldi e ha poi fornito una descrizione degli aggressori, nel frattempo fuggiti con il suo zaino

La polizia ha cominciato i suoi accertamenti. Ma intanto, la stessa mattina verso mezzogiorno, gli agenti sono intervenuti in via Bonola nel rione di Sant’Agabio, dove una donna ha segnalato un furto nell’appartamento vicino al suo. All’arrivo la polizia non trova più nessuno ma la sera intorno alle 20 è costretta a tornare in via Bonola per un episodio probabilmente collegato a quanto avvenuto nel pomeriggio: un ragazzo di 24 anni è stato colpito al volto con delle cesoie da giardinaggio, riportando delle gravi ferite alla tempia e all’occhio. Grazie all’aiuto di alcuni testimoni gli agenti hanno individuato e bloccato il presunto responsabile: si era nascosto in un’abitazione poco distante. E aveva ancora i vestiti sporchi di sangue. Il giovane ha cercato anche di opporsi all’arresto prendendo a calci la Volante. Portato in Questura, è stata notata la somiglianza con chi che quella mattina aveva accoltellato il pakistano in stazione. Dall’esame dei filmati i sospetti hanno poi trovato le conferme del caso.

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