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Novara è pronta ad accogliere i profughi ucraini e invia gli aiuti necessari

Novara è pronta ad accogliere i profughi ucraini e invia gli aiuti necessari. Nella mattinata di ieri, 28 febbraio, si è svolto in Prefettura un tavolo di emergenza per coordinare a livello territoriale sia l’accoglienza delle persone che stanno fuggendo dalla guerra in Ucraina sia l’invio degli aiuti. Una riunione a cui hanno partecipato, oltre al prefetto Francesco Garsia, il sindaco Alessandro Canelli, il presidente della Provincia Federico Binatti e don Yuriy Ivanyuta, referente della chiesa cattolica di rito orientale.

«A Novara sono presenti circa 1500 ucraini residenti qui da molti anni – ha detto Canelli -. Dalle zone di guerra potrebbero arrivare un centinaio di profughi, orse di più ma forse anche di meno, quasi unicamente donne con bambini. Per questo motivo stiamo valutando quali e quante unità abitative mettere a disposizione: è probabile che alcuni potranno essere ospitati dai loro parenti che già vivono qui a Novara, la maggior parte invece avrà bisogno di una casa e di sostegno».

Sugli aiuti il sindaco è stato chiaro: «Ci è stato chiesto di inviare solo ed esclusivamente farmaci, al momento non sono necessari nè vestiti nè generi alimentari».

Concetti ribaditi anche da don Yuriy: «Non sappiamo ancora quante persone dovremo accogliere, ma sabato dovrebbero arrivarne già una ventina. La maggior parte degli ucraini che vive qyi lavora come badante, quindi non ha una propria casa e non può ospitare eventuali parenti in arrivo». Sugli aiuti «ringrazio tutti quelli che si sono messi a disposizione, ma abbiamo ricevuto l’invito a spedire solo farmaci, il resto sarebbe fermato alla frontiera».

Come anticipato nella messa di domenica (leggi qui), Binatti ha invece inviato una lettera a tutti sindaci del territorio «con la quale ho chiesto di pubblicizzare, attraverso i canali istituzionali, l raccolta fondi a sostegno della popolazione ucraina. Il mio desiderio è che il Novarese si contraddistingua, com’era avvenuto ai tempi della guerra nella ex-Jugoslavia, per l’impegno generoso della società civile nei confronti di popolazioni annichilite dal conflitto: per questo penso che anche i nostri sindaci, con il loro diretto intervento, possano fare la differenza ed essere parte attiva per rendere la catena solidale davvero significativa».

Indicazioni per la raccolta fondi: conto corrente bancario intestato a Esarcato apostolico ucraino, iban: IT74P0503410100000000044187.

Di seguito l’elenco di farmaci, medicamenti e presidi sanitari necessari che possono essere consegnati tutti i giorni dalle 18 alle 21 alla chiesa della Madonna del Carmine
Benda coesiva
Benda orlata
Garza iodoformio
Cotone idrofilo
Gazza idrofilo oro
Compressa garza 16 strati sterile 10×10
Compresse TNT sterili e non sterili
Bende elastiche
Bende oculari
Bende all’ossido di zinco
Medicazione sterile
Tamponi garza
Cerottini sutura
Guanti monouso
Guanti chirurgici sterili
Lacci emostatici
Lacci emostatici in silicone
VAC apparecchi e ricambi
Kit per sutura
Kit per il trattamento delle ferite
Bisturi monouso sterili
Farmaci emostatici
Farmaci antidolorifici
Farmaci anticoagulanti
Farmaci antistaminici
Farmaci antinfiammatori
Farmaci antipiretici
Traverse
Pannolini per adulti e bambini
Occhiali protettivi
Ghiaccio istantaneo
Acqua ossigenata
Disinfettanti (presidi medico chirurgici)
Disinfettanti per le mani
Stampelle
Sedie a rotelle.

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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