Neve attesa per giovedì. Cosa succede in provincia di Novara

In vista della probabile nevicata prevista nella giornata di giovedì 21 novembre cerchiamo di darvi maggiori informazioni per non farci cogliere impreparati. Partiamo dal dire che la previsione in oggetto risulta essere molto delicata e complessa per via della particolare configurazione della stessa. 

Normalmente, nel 90% dei casi, le nevicate sul novarese avvengono per l’arrivo di correnti umide e miti provenienti dal Mar Ligure che scorrono in quota sopra uno strato freddo al suolo. In alcuni casi questo strato freddo è così coriaceo che porta a nevicate considerevoli ed in altri è al limite e quindi si verifica pioggia mista neve o a volte neve che successivamente vira in pioggia. 

Quello che avverrà domani avrà una dinamica molto particolare è sarà provocato dallo sfondamento della barriera Alpina da parte di correnti impetuose da Ovest. 

Tale impetuosità (in quota) spingerà le precipitazioni a varcare le Alpi senza aggirarle mentre normalmente queste ci proteggono da correnti di questo tipo. Si tratta di una configurazione piuttosto rara e che anche i modelli di previsione faticano ad inquadrare esattamente. 

L’aria fredda e secca, che nel pomeriggio di mercoledì è entrata di gran carriera, predisporrà la colonna d’aria ad essere perfetta per la caduta fino in pianura delle precipitazioni. Quando queste si presenteranno dopo una velocissima fase di pioviggini vireranno a neve senza difficoltà e le temperature crolleranno in poche ore dai 6/7 gradi previsti per le 12 di domani a 0 gradi previsti in serata. Le precipitazioni inizieranno intorno alle 16 e termineranno intorno alle 22. 

Quindi a dare dubbi ai previsori non sarà il quadro termico che sarà adeguato alle nevicate su tutta la Provincia ma bensì la distribuzione delle precipitazioni. 

Se nel caso classico di correnti dal ligure prevedere il bottino precipitativo è tendenzialmente semplice, in questo caso i fattori in gioco sono talmente complessi che la distribuzione delle correnti e l’orografia del territorio potranno portare a differenze consistenti di accumulo a distanza di pochi chilometri. 

Riportiamo una mappa di quelli che potrebbero essere gli accumuli al suolo ricordando come questi siano suscettibili a importanti variazioni stante le ragioni sopra scritte. 

  • Le aree alpine di Piemonte e Valle d’Aosta saranno le più colpite con 30/ 50 cm di neve fresca. Neve certa. 
  • La zona pedemontana Piemontese potrà vedere anche 15/ 20 centimetri (Mottarone e aree adiacenti). Neve certa.
  • L’alto e medio novarese dovrebbe cumulare al suolo alcuni centimetri circa 5 cm /10 cm. Neve molto probabile. 
  • La fascia medio basso novarese sarà una zona confinale delle precipitazioni quindi ci aspettiamo a seconda del confine dove sarà posizionato tra 0 e 7 centimetri. Neve abbastanza probabile. 
  • Sotto la nostra provincia, a sud, gli accumuli saranno pressoché nulli. Neve poco probabile. 

Le temperature ancora elevate dei bacini lacustri faranno sì che lungo le coste dei nostri laghi gli accumuli saranno inferiori. Con al massimo qualche centimetro sulle coste. 

Insomma una previsione complessa che potrebbe all’ultimo riservare sorprese. Tuttavia si tratta di uno degli episodi nevosi più precoci degli ultimi 30 anni. 

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Fabrizio Cerri

Fabrizio Cerri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Neve attesa per giovedì. Cosa succede in provincia di Novara

In vista della probabile nevicata prevista nella giornata di giovedì 21 novembre cerchiamo di darvi maggiori informazioni per non farci cogliere impreparati. Partiamo dal dire che la previsione in oggetto risulta essere molto delicata e complessa per via della particolare configurazione della stessa. 

Normalmente, nel 90% dei casi, le nevicate sul novarese avvengono per l'arrivo di correnti umide e miti provenienti dal Mar Ligure che scorrono in quota sopra uno strato freddo al suolo. In alcuni casi questo strato freddo è così coriaceo che porta a nevicate considerevoli ed in altri è al limite e quindi si verifica pioggia mista neve o a volte neve che successivamente vira in pioggia. 

Quello che avverrà domani avrà una dinamica molto particolare è sarà provocato dallo sfondamento della barriera Alpina da parte di correnti impetuose da Ovest. 

Tale impetuosità (in quota) spingerà le precipitazioni a varcare le Alpi senza aggirarle mentre normalmente queste ci proteggono da correnti di questo tipo. Si tratta di una configurazione piuttosto rara e che anche i modelli di previsione faticano ad inquadrare esattamente. 

L'aria fredda e secca, che nel pomeriggio di mercoledì è entrata di gran carriera, predisporrà la colonna d'aria ad essere perfetta per la caduta fino in pianura delle precipitazioni. Quando queste si presenteranno dopo una velocissima fase di pioviggini vireranno a neve senza difficoltà e le temperature crolleranno in poche ore dai 6/7 gradi previsti per le 12 di domani a 0 gradi previsti in serata. Le precipitazioni inizieranno intorno alle 16 e termineranno intorno alle 22. 

Quindi a dare dubbi ai previsori non sarà il quadro termico che sarà adeguato alle nevicate su tutta la Provincia ma bensì la distribuzione delle precipitazioni. 

Se nel caso classico di correnti dal ligure prevedere il bottino precipitativo è tendenzialmente semplice, in questo caso i fattori in gioco sono talmente complessi che la distribuzione delle correnti e l'orografia del territorio potranno portare a differenze consistenti di accumulo a distanza di pochi chilometri. 

Riportiamo una mappa di quelli che potrebbero essere gli accumuli al suolo ricordando come questi siano suscettibili a importanti variazioni stante le ragioni sopra scritte. 

  • Le aree alpine di Piemonte e Valle d'Aosta saranno le più colpite con 30/ 50 cm di neve fresca. Neve certa. 
  • La zona pedemontana Piemontese potrà vedere anche 15/ 20 centimetri (Mottarone e aree adiacenti). Neve certa.
  • L'alto e medio novarese dovrebbe cumulare al suolo alcuni centimetri circa 5 cm /10 cm. Neve molto probabile. 
  • La fascia medio basso novarese sarà una zona confinale delle precipitazioni quindi ci aspettiamo a seconda del confine dove sarà posizionato tra 0 e 7 centimetri. Neve abbastanza probabile. 
  • Sotto la nostra provincia, a sud, gli accumuli saranno pressoché nulli. Neve poco probabile. 

Le temperature ancora elevate dei bacini lacustri faranno sì che lungo le coste dei nostri laghi gli accumuli saranno inferiori. Con al massimo qualche centimetro sulle coste. 

Insomma una previsione complessa che potrebbe all'ultimo riservare sorprese. Tuttavia si tratta di uno degli episodi nevosi più precoci degli ultimi 30 anni. 

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata