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Linee guida per le gare podistiche dopo gli episodi al Villaggio Dalmazia e al Torrion Quartara

Il casus belli risale al 1 ottobre quando l'evento organizzato dall’Uisp aveva interrotto le principali arterie della città con particolari disagi nei due quartieri periferici

L’amministrazione comunale ha deciso di introdurre nuove linee guida per garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni podistiche, mettendo in primo piano la sicurezza degli atleti, ma anche la corretta gestione del traffico veicolare, anche alla luce di alcune questioni emerse dalle recenti competizioni.

Il casus belli per il quale il Comune, su suggerimento del comandante della Polizia locale, Paolo Cortese, ha deciso di stilare un documento, risale allo scorso 1 ottobre quando l’evento organizzato dall’Uisp aveva interrotto le principali arterie della città. In particolare i residenti del Villaggio Dalmazia e del Torrion Quartara erano rimasti, di fatto, bloccati in casa dalla mattina presto fino al primo pomeriggio a causa della gara podistica che non era stata preventivamente pubblicizzata: era stato necessario anche l’intervento delle forze dell’ordine, già presenti sul posto per dirigere il traffico, per contenere un diverbio tra alcuni residenti e i volontari della Protezione civile che avevano chiuso senza preavviso via Monte San Gabriele e alcuni accessi alla città.

Dal dialogo di ieri, 19 ottobre – che sarà dettagliato la prossima settimana tra vari enti e associazioni sportive, Coni, Fidal, assessorato allo Sport, viceprefetto e Comune – sono emersi gli indirizzi che verranno attuati già dal 2024. Tra queste: la calendarizzazione degli eventi entro il 30 novembre per l’anno successivo, la necessità di minimizzare l’incidenza delle competizioni sul traffico cittadino e la qualificazione del personale addetto alla sicurezza delle gare.

«Questo approccio farà di Novara un modello di riferimento nella gestione delle corse podistiche, offrendo un esempio di buone pratiche che altre città del territorio potranno seguire – spiega l’assessore allo Sport, Ivan De Grandis -. Siamo fermamente decisi a sostenere le attività sportive e le società locali, ma è necessario mettere ordine nella programmazione delle corse podistiche».

(foto di repertorio)

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Una risposta

  1. Da persona che ha amministrato un comune per oltre 35 anni, posso dire che sia corretto inserire le attività sportive di una città in un calendario ben definito. Debbo aggiungere: una programmazione che preveda eventi sportivi lungo le strade cittadine fatta in anticipo di oltre un anno, potrebbe mettere in difficoltà gli organizzatori delle competizioni, i quali oltre ai già difficili compiti organizzativi, dovrebbero saper coinvolgere gli sponsor con largo anticipo, e non credo sia facile chiedere un supporto economico per una competizione che avverrà dopo un anno. Senza creare condizioni di accavallamenti degli eventi, dare un tempo di preavviso di sei mesi mi sembrerebbe più ragionevole. Il rischio è che le auspicate competizioni da tutti volute, si riducano in modo consistente.

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