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Il piano per il nuovo sistema sanitario territoriale. Al centro Novara e Borgomanero

Il consigliere regionale Rossi pronto a presentare un emendamento: «Bisogna recuperare il San Rocco di Galliate»

Secondo il piano di potenziamento del sistema sanitario territoriale annunciato dalla Regione, il novarese sarà interessato dalla costituzione di 2 Ospedali di comunità, 7 Case di comunità e 3 Centrali operative: strutture finanziate con i fondi del Pnrr per 39 milioni di euro. Secondo il disegno della giunta, fulcro dei centri sanitari sono l’ospedale di Borgomanero, la seda Asl di viale Roma 7 a cui si aggiungono l’ospedale di Galliate, le sedi degli attuali centri vaccinali di Arona e Trecate il nuovo poliambulatorio di Oleggio.

Secondo il progetto, dunque, all’ospedale Ss. Trinità di Borgomanero e in viale Roma 7 verranno realizzati rispettivamente un ospedale e una casa di comunità oltre a una centrale operativa; le altre cinque case di comunità saranno aperte a Ghemme in via al Castello 7, Arona via San Carlo 4, Oleggio Via Momo, Trecate via Rugiada 20 e Galliate via Varzi 19. La terza centrale operativa è prevista all’ospedale di Galliate.

Soluzioni che, però, non convincono il Pd regionale che ha accusato la giunta Cirio di non aver condiviso il percorso con i territori e di aver delegato queste decisioni a poche persone chiuse in una stanza. (leggi qui l’articolo completo)

L’argomento è approdato nella commissione Sanità di oggi che, però, si è chiusa con un nulla di fatto e un rinvio alla seduta di consiglio del 22 febbraio. «Presenterò un emendamento con il quale chiederò che uno di due ospedali di comunità venga previsto a Galliate e non a Novara – annuncia il consigliere regionale del Pd, Domenico Rossi – recuperado così la struttura del San Rocco attualmente utilizzata solo in minima parte».

Le nuove strutture sanitarie
Le Case di Comunità sono strutture in cui opera un’équipe multiprofessionale di medici di famiglia, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e che può ospitare anche assistenti sociali. 
Gli Ospedali di Comunità, invece, sono una struttura della rete territoriale a ricovero breve, destinati a pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica, intermedia tra la rete territoriale e l’ospedale (di norma dotata da 20 a massimo 40 posti letto).
La Centrale Operativa Territoriale è uno strumento organizzativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico del cittadino/paziente e raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale nei diversi setting assistenziali: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e della rete di emergenza-urgenza. 

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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