Futuro dello stadio Piola: si attendono le certificazioni su impianto elettrico e sicurezza

Entro il 3 dicembre la società dovrà far pervenire il collaudo dell'impianto elettrico e le certificazioni sulla sicurezza degli steward. Si rischia di giocare a porte chiuse

C’è apprensione sulla possibile chiusura ai tifosi dello stadio Silvio Piola per questioni legate alla messa a norma dell’impianto. La vicenda riguarda in particolare alcune certificazioni in merito al collaudo dell’impianto elettrico e alla formazione sulla sicurezza degli addetti agli ingressi dello stadio come è emerso durante la commissione consiliare di oggi, 14 novembre, riunita per fare il punto sull’impianto.

La struttura è affidata fino al 2027 alla società sportiva Novara FC diretta da Pietro Lo Monaco, a fronte del pagamento di un canone annuo di 90mila euro con la manutenzione ordinaria affidata alla società e quella straordinaria al Comune, proprietario della struttura. È stato proprio il direttore del club nelle scorse settimane a spiegare la necessità di effettuare dei lavori per scongiurare la chiusura.

Secondo quanto emerso questa mattina dalla relazione dell’assessore allo Sport Ivan De Grandis «fino a prima del covid le certificazioni sono state regolari così come la manutenzione ordinaria e straordinaria» poi, dopo i sopralluoghi avvenuti tra agosto e settembre, sono emerse delle criticità rispetto alle certificazioni, tutte in capo alla società concessionaria.

Per ora, per scongiurare le partite a porte chiuse, si dovrà attendere l’invio, entro il 3 dicembre, dei documenti richiesti alla società, che dovrà provvedere a formare gli steward in materia di sicurezza, dal momento che mancano gli impianti di rilevazione fumi per cui il Comune si farà carico della realizzazione dell’impianto di rilevazione fumi che è l’opera più significativa.

Dure le reazioni delle minoranze che si sono dette preoccupate per la possibile chiusura dello stadio ai tifosi, una «situazione da scongiurare a tutela dei tifosi e della città tutta» dichiara il capogruppo PD Nicola Fonzo che rilancia chiedendo se il Comune abbia pensato di sondare la possibilità di cedere la proprietà della struttura.

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Futuro dello stadio Piola: si attendono le certificazioni su impianto elettrico e sicurezza

Entro il 3 dicembre la società dovrà far pervenire il collaudo dell’impianto elettrico e le certificazioni sulla sicurezza degli steward. Si rischia di giocare a porte chiuse

C’è apprensione sulla possibile chiusura ai tifosi dello stadio Silvio Piola per questioni legate alla messa a norma dell’impianto. La vicenda riguarda in particolare alcune certificazioni in merito al collaudo dell’impianto elettrico e alla formazione sulla sicurezza degli addetti agli ingressi dello stadio come è emerso durante la commissione consiliare di oggi, 14 novembre, riunita per fare il punto sull’impianto.

La struttura è affidata fino al 2027 alla società sportiva Novara FC diretta da Pietro Lo Monaco, a fronte del pagamento di un canone annuo di 90mila euro con la manutenzione ordinaria affidata alla società e quella straordinaria al Comune, proprietario della struttura. È stato proprio il direttore del club nelle scorse settimane a spiegare la necessità di effettuare dei lavori per scongiurare la chiusura.

Secondo quanto emerso questa mattina dalla relazione dell’assessore allo Sport Ivan De Grandis «fino a prima del covid le certificazioni sono state regolari così come la manutenzione ordinaria e straordinaria» poi, dopo i sopralluoghi avvenuti tra agosto e settembre, sono emerse delle criticità rispetto alle certificazioni, tutte in capo alla società concessionaria.

Per ora, per scongiurare le partite a porte chiuse, si dovrà attendere l’invio, entro il 3 dicembre, dei documenti richiesti alla società, che dovrà provvedere a formare gli steward in materia di sicurezza, dal momento che mancano gli impianti di rilevazione fumi per cui il Comune si farà carico della realizzazione dell’impianto di rilevazione fumi che è l’opera più significativa.

Dure le reazioni delle minoranze che si sono dette preoccupate per la possibile chiusura dello stadio ai tifosi, una «situazione da scongiurare a tutela dei tifosi e della città tutta» dichiara il capogruppo PD Nicola Fonzo che rilancia chiedendo se il Comune abbia pensato di sondare la possibilità di cedere la proprietà della struttura.

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