Fondazione Bpn interviene per l’asilo nido sociale “Primi Passi”

Il crollo del sottostante canale aveva reso inagibile il cortile ripristinato grazie al contributo della fondazione. La scuola materna riserva un terzo dei posti a bimbi di famiglie nel disagio

La voragine avvenuta nel cortile dell’asilo nido “Primi Passi” lo scorso dicembre è stata riparata anche grazie ad un importante contributo erogato dalla Fondazione Banca Popolare di Novara e la scuola è tornata in breve tempo completamente agibile.

Questo giovedì mattina l’intervento è stato illustrato dal presidente della fondazione Franco Zanetta e dai responsabili della Cooperativa sociale Gerico che gestisce l’istituto per la prima infanzia, in parte riservato a bambini di famiglie in stato di disagio: don Dino Campiotti, fondatore e fino a pochi anni fa alla guida della cooperativa, Pierluigi Migliavacca, oggi presidente, e Gabriella Fallarini, attuale direttrice della scuola materna.

«Non è consuetudine della fondazione finanziare opere edili – ha esordito Zanetta – ma questo intervento ha motivazioni particolari: si è trattato di ripristinare da un crollo improvviso il cortile di una scuola dove giocano i bimbi di un micronido, area condivisa con un centro di aiuto alle donne vittime di violenza».

«Era una esigenza urgente – ha aggiunto il presidente della Fondazione BPN – che ci ha toccato il cuore e siamo stati lieti di rispondere alla richiesta di contribuire alla copertura dei costi del ripristino, in considerazione del ruolo sociale svolto dalla struttura a favore dell’infanzia svantaggiata e in virtù della stima per don Dino Campiotti, alle cui importanti realizzazioni la Fondazione ha dato dalle origini il proprio sostegno».

Don Campiotti, che si era fatto motore della richiesta di fondi che aiutassero la cooperativa Gerico ad intervenire per i necessari, imprevisti e onerosi lavori, ha risposto ringraziando la Fondazione e il suo presidente per la sensibilità e la vicinanza dimostrate.

E’ toccato al presidente di Gerico spiegare l’accaduto e l’intervento. «Una mattina mi telefonano le operatrici appena entrate: è franato tutto il cortile! – ha raccontato Migliavacca – Per fortuna è capitato di notte: lì sotto passa l’antica roggia Cerana e la volta in mattoni ha ceduto facendo franare il terreno attorno e rendendo inutilizzabile tutta l’area».

Migliavacca illustra l’intervento dopo il crollo della volta del canale

I tecnici subito chiamati hanno accertato che si doveva sbancare tutto ma tornare a consentire il passaggio del piccolo canale. «La società Est Sesia ci ha detto che era stata dismessa come roggia irrigua e ceduta al Comune, il quale ci ha offerto la collaborazione dell’Ufficio Tecnico – ha proseguito il presidente di Gerico – con cui è stato concordato un intervento particolare e di costo più contenuto, che è restato comunque a nostro carico».

Si è trattato di consolidare il cortile riportandolo a giardino ed area giochi attrezzata e di mettere in sicurezza un muro dell’edificio. «Un danno impegnativo – ha aggiunto Migliavacca – e per un po’ non abbiamo saputo come fare. Il Comune ci ha dato un contributo e l’impresa si è dimostrata molto disponibile procedendo subito con i lavori e lasciandoci il pagamento a tempi successivi. Poi don Dino ha bussato a molte porte e sono arrivati gli aiuti. Dopo un mesetto il cortile era nuovamente a disposizione dei bambini».

DA 20 ANNI PER I BIMBI SVANTAGGIATI

«Primi Passi è nato quasi 20 anni fa per aiutare famiglie immigrate a non restare chiuse in casa e poi è diventato un servizio per fare integrazione. Oggi – ha spiegato la direttrice Fallarini – è un punto di riferimento sul territorio con una rete di solidarietà e la scommessa che il progetto continui a perdurare».

Si tratta di un asilo nido con scopo sociale perché dei 24 posti disponibili, 8 sono riservati per bambini di famiglie con difficoltà economiche ai quali è richiesta una retta minima e graduata sulle disponibilità. «Chiediamo comunque una cifra, anche piccola – chiarisce Fallarini – per dare un senso di responsabilità e partecipazione ai genitori».

Nella struttura lavorano educatrici professionali secondo le normative di legge e, negli anni, la scuola si è dotata di molte attrezzature che ne fanno un ambiente ricco di stimoli: «è realizzato a misura di bambino per dare loro molte opportunità». Tra queste proprio il cortile con giardino, con un albero di frutta, piante da orto e, naturalmente, i giochi.

Gabriella Fallarini e don Dino Campiotti

«Uno spazio la cui utilità abbiamo scoperto nel periodo del Covid. Utilizzare gli spazi esterni – ha spiegato la direttrice – migliora la capacità di rapporto e l’umore dei bambini, come ci viene testimoniato dalle famiglie. L’attività fuori è stata incrementata ed è indispensabile: usciamo anche nella brutta stagione! Dobbiamo comprendere come sia un’esperienza che i bambini di città altrimenti non hanno più a disposizione». Lo spazio esterno è anche utilizzato per organizzare feste delle famiglie «perché anche i genitori vivono in un mondo ristretto»

Ulteriore caratteristica del nido Primi Passi è la presenza di volontari a supporto delle educatrici e utili a creare una rete sul territorio. «Continuiamo a mantenerli, sono circa una ventina attivi più altri occasionali e purtroppo si tratta di una risorsa civile che ovunque va scomparendo. Ci teniamo tantissimo – ha concluso Fallarini – perché oltre ad essere un aiuto, promuovono la cultura della solidarietà».

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Immagine di Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Fondazione Bpn interviene per l’asilo nido sociale “Primi Passi”

Il crollo del sottostante canale aveva reso inagibile il cortile ripristinato grazie al contributo della fondazione. La scuola materna riserva un terzo dei posti a bimbi di famiglie nel disagio

La voragine avvenuta nel cortile dell’asilo nido “Primi Passi” lo scorso dicembre è stata riparata anche grazie ad un importante contributo erogato dalla Fondazione Banca Popolare di Novara e la scuola è tornata in breve tempo completamente agibile.

Questo giovedì mattina l’intervento è stato illustrato dal presidente della fondazione Franco Zanetta e dai responsabili della Cooperativa sociale Gerico che gestisce l’istituto per la prima infanzia, in parte riservato a bambini di famiglie in stato di disagio: don Dino Campiotti, fondatore e fino a pochi anni fa alla guida della cooperativa, Pierluigi Migliavacca, oggi presidente, e Gabriella Fallarini, attuale direttrice della scuola materna.

«Non è consuetudine della fondazione finanziare opere edili – ha esordito Zanetta – ma questo intervento ha motivazioni particolari: si è trattato di ripristinare da un crollo improvviso il cortile di una scuola dove giocano i bimbi di un micronido, area condivisa con un centro di aiuto alle donne vittime di violenza».

«Era una esigenza urgente – ha aggiunto il presidente della Fondazione BPN – che ci ha toccato il cuore e siamo stati lieti di rispondere alla richiesta di contribuire alla copertura dei costi del ripristino, in considerazione del ruolo sociale svolto dalla struttura a favore dell’infanzia svantaggiata e in virtù della stima per don Dino Campiotti, alle cui importanti realizzazioni la Fondazione ha dato dalle origini il proprio sostegno».

Don Campiotti, che si era fatto motore della richiesta di fondi che aiutassero la cooperativa Gerico ad intervenire per i necessari, imprevisti e onerosi lavori, ha risposto ringraziando la Fondazione e il suo presidente per la sensibilità e la vicinanza dimostrate.

E’ toccato al presidente di Gerico spiegare l’accaduto e l’intervento. «Una mattina mi telefonano le operatrici appena entrate: è franato tutto il cortile! – ha raccontato Migliavacca – Per fortuna è capitato di notte: lì sotto passa l’antica roggia Cerana e la volta in mattoni ha ceduto facendo franare il terreno attorno e rendendo inutilizzabile tutta l’area».

Migliavacca illustra l’intervento dopo il crollo della volta del canale

I tecnici subito chiamati hanno accertato che si doveva sbancare tutto ma tornare a consentire il passaggio del piccolo canale. «La società Est Sesia ci ha detto che era stata dismessa come roggia irrigua e ceduta al Comune, il quale ci ha offerto la collaborazione dell’Ufficio Tecnico – ha proseguito il presidente di Gerico – con cui è stato concordato un intervento particolare e di costo più contenuto, che è restato comunque a nostro carico».

Si è trattato di consolidare il cortile riportandolo a giardino ed area giochi attrezzata e di mettere in sicurezza un muro dell’edificio. «Un danno impegnativo – ha aggiunto Migliavacca – e per un po’ non abbiamo saputo come fare. Il Comune ci ha dato un contributo e l’impresa si è dimostrata molto disponibile procedendo subito con i lavori e lasciandoci il pagamento a tempi successivi. Poi don Dino ha bussato a molte porte e sono arrivati gli aiuti. Dopo un mesetto il cortile era nuovamente a disposizione dei bambini».

DA 20 ANNI PER I BIMBI SVANTAGGIATI

«Primi Passi è nato quasi 20 anni fa per aiutare famiglie immigrate a non restare chiuse in casa e poi è diventato un servizio per fare integrazione. Oggi – ha spiegato la direttrice Fallarini – è un punto di riferimento sul territorio con una rete di solidarietà e la scommessa che il progetto continui a perdurare».

Si tratta di un asilo nido con scopo sociale perché dei 24 posti disponibili, 8 sono riservati per bambini di famiglie con difficoltà economiche ai quali è richiesta una retta minima e graduata sulle disponibilità. «Chiediamo comunque una cifra, anche piccola – chiarisce Fallarini – per dare un senso di responsabilità e partecipazione ai genitori».

Nella struttura lavorano educatrici professionali secondo le normative di legge e, negli anni, la scuola si è dotata di molte attrezzature che ne fanno un ambiente ricco di stimoli: «è realizzato a misura di bambino per dare loro molte opportunità». Tra queste proprio il cortile con giardino, con un albero di frutta, piante da orto e, naturalmente, i giochi.

Gabriella Fallarini e don Dino Campiotti

«Uno spazio la cui utilità abbiamo scoperto nel periodo del Covid. Utilizzare gli spazi esterni – ha spiegato la direttrice – migliora la capacità di rapporto e l’umore dei bambini, come ci viene testimoniato dalle famiglie. L’attività fuori è stata incrementata ed è indispensabile: usciamo anche nella brutta stagione! Dobbiamo comprendere come sia un’esperienza che i bambini di città altrimenti non hanno più a disposizione». Lo spazio esterno è anche utilizzato per organizzare feste delle famiglie «perché anche i genitori vivono in un mondo ristretto»

Ulteriore caratteristica del nido Primi Passi è la presenza di volontari a supporto delle educatrici e utili a creare una rete sul territorio. «Continuiamo a mantenerli, sono circa una ventina attivi più altri occasionali e purtroppo si tratta di una risorsa civile che ovunque va scomparendo. Ci teniamo tantissimo – ha concluso Fallarini – perché oltre ad essere un aiuto, promuovono la cultura della solidarietà».

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Immagine di Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.