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Distretto del commercio: è Minicucci (pro tempore) il manager

Da anni figura di riferimento di Confesercenti, ha dato la sua disponibilità a guidare il nuovo organismo nella sua fase di avviamento: «Fra gli obiettivi prioritari la valorizzazione delle attività di vicinato»

Fumata bianca per il Distretto del commercio. Nelle scorse settimane i soggetti costituenti il nuovo organismo – Comune di Novara e le due principali organizzazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti – hanno tenuto i primi incontri preliminari. Dopo un’attenta valutazione (anche) dell’unica autocandidatura pervenuta in risposta al bando a suo tempo pubblicato dall’amministrazione di Palazzo Cabrino i componenti della cabina di regia hanno chiesto a Luigi Minicucci la disponibilità a ricoprire l’incarico di manager, almeno nella fase di avviamento.


Lo ha anticipato in occasione dell’ultimo Consiglio comunale il vicesindaco – nelle vesti di assessore al Commercio – Marina Chiarelli e ne abbiamo avuto conferma dallo stesso Minicucci: «Alla fine ho dato la mia disponibilità perché sul mio nome c’é stata unità d’intenti – ha detto – Occorreva partire perché si è già perso fin troppo tempo. Due sono le condizioni che ho posto: la rinuncia all’indennità stabilita (circa 6 mila euro, ndr) e soprattutto che il mio incarico fosse a tempo, Del resto la normativa già prevede che il manager “fondatore” resti in carica quattro mesi, con possibilità di proroga e rielezione. Nel mio caso ho già detto che, trascorso questo periodo, mi farò da parte. Metterò a disposizione il mio contributo per accendere il motore e muovere i primi passi, poi lascerò a un altro il volante».


Da parecchi anni figura di spicco di Confesercenti non solo a livello locale, Minicucci conosce abbastanza bene la realtà dei Distretti, organismi che finalmente prendono piede anche in Piemonte (al momento se ne contano oltre una settantina) dopo che in altre zone della Penisola hanno già da tempo avviato le loro attività, avando tra l’altro avuto modo di osservarli da vicino.


Per Novara, ha ribadito, «ci sarà tanto da fare, ma molto dipenderà anche da quante risorse avremo a disposizione. Prima di tutto abbiamo già calendarizzato dei primi incontri attraverso i quali insediare con altri soggetti dai tavoli di lavoro per definire le strategie a medio e lungo termine. Una cosa è comunque certa: fra gli obiettivi prioritari punteremo sempre di più alla valorizzazione delle attività commerciali di vicinato e non ad altre realtà».

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Luca Mattioli

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