«Caro Conte, ci sono voluti 16 anni per tirare su il nostro ristorante e tu con un decreto hai distrutto tutto. Ci hai fatto chiudere proprio la sera, dove coprivamo i costi della giornata. Adesso senza incassi come paghiamo… bollette, affitti, fornitori e tasse. Ci hai rovinati. Tu che sai tutto, rispondimi a questa domanda: a questo punto è meglio morire di Coronavirus o di fame? Tanto so che non avremo nessuna risposta perché noi ristoratori per te siamo il nulla. Grazie per la tomba che ci hai preparato perché ora siamo rovinati».
Si è fatto immortalare con un cartello che riporta questo testo, nel suo ristorante, Silvano Pauletto, proprietario de “Le candele” di Agrate Conturbia. Il locale, che
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