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Chiesto rinvio a giudizio per il camionista che ha travolto il sindacalista Adil Belakhdim

In base a quanto ricostruito dagli investigatori si è trattato di un incidente dovuto a negligenza

A distanza di poco più che un anno dalla tragedia, la procura di Novara ha chiesto il rinvio a giudizio del camionista venticinquenne di Caserta che il 18 giugno 2021 ha investito con suo camion il sindacalista Sì Cobas Adil Belakhdim durante una manifestazione di fronte al magazzino Lidl di Biandrate. Le indagini sono state chiuse per i reati di omicidio stradale e resistenza a pubblico ufficiale, e si attende ora la fissazione dell’udienza preliminare.

L’accusato, dopo essere stato per un po’ ai domiciliari e poi all’obbligo di dimora nella sua regione, ora è tornato libero in attesa di processo. In base a quanto ricostruito dagli investigatori, e come ipotizzato fin dall’immediatezza dai carabinieri dopo i primi accertamenti e i rilievi tecnici, si è trattato di un incidente dovuto a negligenza e al comportamento imprudente del camionista, che ha ingranato la marcia ed è partito incurante del manipolo di lavoratori che aveva circondato il suo mezzo.

L’autotrasportatore Alessio Spaziano, il giorno dei fatti, ha effettuato una manovra di svolta a destra, all’uscita dei magazzini della Lidl, non ha visto Adil e l’ha trascinato per diversi metri. Nell’immediatezza – lui ha poi detto di non aver visto nulla e di essere ripartito perché temeva la furia dei manifestanti – non si è fermato. Solo vicino al casello di Novara Ovest, anche grazie a una telefonata col padrino poliziotto che gli ha detto di costituirsi per non aggravare la sua posizione, ha deciso di chiamare le forze dell’ordine. Durante l’interrogatorio, durato circa tre ore, il camionista ha ricostruito l’accaduto: si è detto più volte dispiaciuto e ha precisato che non aveva intenzione di travolgere nessuno.

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Redazione

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