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Cedimento 25 Aprile, il sindaco: «Non un crollo, ma il distacco di una spalletta». Le minoranze consiliari: «Fatto gravissimo»

Il Partito Democratico vuole la testa dell'assessore ai Lavori Pubblici. I Cinquestelle: «Nessuna manutenzione, solo opere faraoniche per il futuro»

Intorno alle 6.30 di questa mattina una voragine si è aperta sulla parte laterale del cavalcavia 25 Aprile in direzione di Sant’Agabio. Un’auto che stava transitando in quel momento è rimasta incastrata, ma fortunatamente la conducente, una donna residente a Trecate, non ha riportato gravi ferite.

In poche ore le foto del veicolo intrappolato tra l’asfalto e il guard rail e la parte di cavalcavia ceduta hanno fatto il giro del web. Nel pomeriggio sono arrivate le prime dichiarazioni del sindaco Alessandro Canelli: «Fortunatamente non ci sono stati feriti gravi. Non si è trattato del crollo del cavalcavia, ma del distacco di una spalletta in cemento del muro di contenimento della rampa. Nel punto in cui è avvenuto tale distacco non c’è un ponte ma una rampa che porta al ponte; al di sotto, infatti, c’è della terra. Peraltro, quel ponte è stato oggetto di un progetto tecnico e di conseguenti lavori di consolidamento nel 2015. Fin dal dicembre 2013, l’intero viadotto era stato ridotto a due corsie perché era stato individuato un cedimento delle fondazioni per scarsa portanza del terreno, con rischi di rotazione dei muri di contenimento verso l’esterno. Poi vennero fatti lavoro di consolidamento e parallelamente la nostra amministrazione aveva incaricato ditte specializzate per effettuare il monitoraggio di tutti i ponti e viadotti della città. Monitoraggio dal quale non sono emerse condizioni critiche sul 25 Aprile. Entro domani, comunque, verificheremo attentamente per cercare di comprendere i motivi che hanno portato al cedimento nonostante vi sia stata da anni una forte attenzione e grossi investimenti per la manutenzione».

Durissimi i gruppi di opposizione in consiglio comunale, a cominciare dal Partito Democratico che vuole la testa dell’assessore ai Lavori Pubblici: «Abbiamo sfiorato la tragedia. Ci vorrà del tempo perché la magistratura accerti le cause di questo grave episodio e le responsabilità. Il disastro e le possibili conseguenze sono comunque  evidenti. Basta guardare le immagini che si stanno diffondendo in rete. Ciò che per ora  è certo è l’evidente incapacità dell’assessore ai lavori pubblici Rocco Zoccali. Le infrastrutture della città si stanno deteriorando, senza che chi ne ha il compito intervenga. Ad inizio settembre sul ponte del Terdoppio in corso Trieste è stato introdotto il senso unico alternato a causa dei  deterioramenti che noi avevamo segnalato. Il cavalcavia di Porta Milano è stato oggetto di un significativo consolidamento che è costato alla città fior di milioni, mesi di chiusura del traffico per poi scoprire che solo i bus di modeste dimensioni possono transitarvi. Non è finita qui: saranno necessari ulteriori lavori e conseguentemente altri mesi di chiusura. Nella commissione consiliare sul ponte del Terdoppio e sull’ennesima chiusura del Porta Milano, Zoccali si era affidato alla Provvidenza. Le sue dimissioni sono l’unico atto che i cittadini si aspettano. Se non lo fa autonomamente, sia il sindaco a ritirargli le deleghe senza indugio. Finché non lo farà, Canelli è responsabile dell’incapacità del suo assessore. Ci aspettiamo che già questa settimana il nuovo assessore venga a riferire nella competente commissione consiliare cosa intende fare per impedire il declino».

«Quello che è successo oggi è un fatto gravissimo che poteva finire in tragedia – ha commentato dei Cinquestelle, Mario Iacopino -. Sono anni che chiediamo all’amministrazione Canelli una manutenzione ordinaria adeguata alle strade e cavalcavia della nostra città, così come un monitoraggio puntuale su ponti e cavalcavia. Fino a oggi invece abbiamo ottenuto solo promesse e annunci su nuove opere faraoniche per il futuro. Con la chiusura al traffico di una arteria principale, l’ennesima se consideriamo il senso alternato sul ponte del Terdoppio, i lavori infiniti sul cavalcavia Porta Milano, le limitazioni sul ponte sul l’Agogna verso Biandrate, i lavori in tangenziale, la nostra città rimarrà sempre più isolata, l’ennesima dimostrazione che non c’è un lavoro organico e strutturato da parte di chi amministra la città. È necessario convocare subito una commissione urgente per monitorare lo stato di salute delle nostre infrastrutture e, come già richiesto dieci giorni fa, bus gratuiti per tutti i novaresi, almeno fino a fine anno, per arginare i tanti disagi causati dal traffico».

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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