Campo da baseball di via Spreafico, il Comune avvia un’indagine sulla regolarità dei lavori svolti

La decisione dell’ufficio Sport è emersa in commissione: si cerca un tecnico per verificare interventi già collaudati ma non pienamente fruibili

Non doveva essere il tema centrale della seduta, ma alla fine è quello che ha monopolizzato la commissione consiliare di questa mattina: la decisione dell’ufficio Sport del comune di Novara di avviare «un’indagine interna per individuare una figura professionale» a cui affidare una «perizia tecnica specialistica su alcuni impianti sportivi già oggetto di certificazione di regolare esecuzione, ma non completamente fruibili».

È quanto si legge nell’atto firmato lunedì 3 novembre dall’architetto Elisabetta Rossi, responsabile dell’ufficio. In sostanza, il Comune ha deciso di incaricare un tecnico per capire cosa non va in alcune strutture che, pur risultando formalmente collaudate, presentano criticità o non sono ancora pienamente utilizzabili.

Fin qui, nulla di anomalo. Se non fosse che gli impianti oggetto di verifica sono i campi da baseball di via Spreafico e i relativi spogliatoi, proprio quelli al centro della scorporo della proposta di delibera sul debito fuori bilancio, tema che da settimane agita la maggioranza.

Durante la seduta non sono mancati momenti di tensione tra i consiglieri del Pd da una parte e l’assessore allo Sport Ivan De Grandis con l’architetto Rossi dall’altra. Sollecitata dai consiglieri, Rossi ha precisato che l’indagine riguarda «la parte del debito che non è oggetto della delibera di riconoscimento» e che «la verifica serve per accertare se gli interventi richiesti dopo l’appalto siano stati correttamente eseguiti, una ricognizione puntuale delle motivazioni che hanno portato all’esecuzione dei lavori».

Un chiarimento che non ha però dissipato i dubbi della minoranza. Tanto che il tema principale della commissione, cioè la mappatura delle palestre scolastiche utilizzate anche dalle società sportive, è passato in secondo piano: l’assessore non ha portato alcun documento, promettendo di inviare l’elenco e di convocare una nuova seduta nei prossimi giorni.

Il debito fuori bilancio resta un nodo politico delicato per l’amministrazione. Come già emerso in commissione la scorsa settimana, infatti, rispetto alla prima formulazione della delibera che parlava di 113mila euro di debito fuori bilancio legato ai lavori per i mondiali di hockey dello scorso anno, è emerso un altro tassello legato proprio ai lavori sui campi di via Spreafico, inizialmente compreso nel documento e poi scorporato dalla versione attuale. La nuova delibera ammonta, infatti a circa 78 mila euro, perché, sono stati separati 32 mila euro di cui circa 23 mila legati ai lavori di via Spreafico e circa 9 mila esclusi in quanto afferenti a lavori mai stati eseguiti o a errori tecnici.

Secondo il capogruppo del Pd Nicola Fonzo, la delibera presenta profili critici tali da richiedere una revisione prima dell’approdo in consiglio comunale, previsto per il 17 novembre. Una nuova commissione è, infatti, stata convocata per mercoledì prossimo.

Dal canto suo, De Grandis continua a respingere ogni accusa: «Per il debito le risorse c’erano, ci sono solo stati errori procedurali che non riguardano me. Se pensate di attaccarmi fate pure, ma ci sono i fatti da una parte e la vostra narrazione dall’altra. Io penso di fare il mio lavoro in modo corretto e ho ricevuto tanta vicinanza dalle persone».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Campo da baseball di via Spreafico, il Comune avvia un’indagine sulla regolarità dei lavori svolti

La decisione dell’ufficio Sport è emersa in commissione: si cerca un tecnico per verificare interventi già collaudati ma non pienamente fruibili

Non doveva essere il tema centrale della seduta, ma alla fine è quello che ha monopolizzato la commissione consiliare di questa mattina: la decisione dell’ufficio Sport del comune di Novara di avviare «un’indagine interna per individuare una figura professionale» a cui affidare una «perizia tecnica specialistica su alcuni impianti sportivi già oggetto di certificazione di regolare esecuzione, ma non completamente fruibili».

È quanto si legge nell’atto firmato lunedì 3 novembre dall’architetto Elisabetta Rossi, responsabile dell’ufficio. In sostanza, il Comune ha deciso di incaricare un tecnico per capire cosa non va in alcune strutture che, pur risultando formalmente collaudate, presentano criticità o non sono ancora pienamente utilizzabili.

Fin qui, nulla di anomalo. Se non fosse che gli impianti oggetto di verifica sono i campi da baseball di via Spreafico e i relativi spogliatoi, proprio quelli al centro della scorporo della proposta di delibera sul debito fuori bilancio, tema che da settimane agita la maggioranza.

Durante la seduta non sono mancati momenti di tensione tra i consiglieri del Pd da una parte e l’assessore allo Sport Ivan De Grandis con l’architetto Rossi dall’altra. Sollecitata dai consiglieri, Rossi ha precisato che l’indagine riguarda «la parte del debito che non è oggetto della delibera di riconoscimento» e che «la verifica serve per accertare se gli interventi richiesti dopo l’appalto siano stati correttamente eseguiti, una ricognizione puntuale delle motivazioni che hanno portato all’esecuzione dei lavori».

Un chiarimento che non ha però dissipato i dubbi della minoranza. Tanto che il tema principale della commissione, cioè la mappatura delle palestre scolastiche utilizzate anche dalle società sportive, è passato in secondo piano: l’assessore non ha portato alcun documento, promettendo di inviare l’elenco e di convocare una nuova seduta nei prossimi giorni.

Il debito fuori bilancio resta un nodo politico delicato per l’amministrazione. Come già emerso in commissione la scorsa settimana, infatti, rispetto alla prima formulazione della delibera che parlava di 113mila euro di debito fuori bilancio legato ai lavori per i mondiali di hockey dello scorso anno, è emerso un altro tassello legato proprio ai lavori sui campi di via Spreafico, inizialmente compreso nel documento e poi scorporato dalla versione attuale. La nuova delibera ammonta, infatti a circa 78 mila euro, perché, sono stati separati 32 mila euro di cui circa 23 mila legati ai lavori di via Spreafico e circa 9 mila esclusi in quanto afferenti a lavori mai stati eseguiti o a errori tecnici.

Secondo il capogruppo del Pd Nicola Fonzo, la delibera presenta profili critici tali da richiedere una revisione prima dell’approdo in consiglio comunale, previsto per il 17 novembre. Una nuova commissione è, infatti, stata convocata per mercoledì prossimo.

Dal canto suo, De Grandis continua a respingere ogni accusa: «Per il debito le risorse c’erano, ci sono solo stati errori procedurali che non riguardano me. Se pensate di attaccarmi fate pure, ma ci sono i fatti da una parte e la vostra narrazione dall’altra. Io penso di fare il mio lavoro in modo corretto e ho ricevuto tanta vicinanza dalle persone».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore